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MALAWI - BAMBINE, NON SPOSE: APPROVATA LA LEGGE
Una legge che vieta di contrarre matrimonio prima dei 18 anni di età è stata
approvata dal parlamento del Malawi, un Paese dove circa la metà delle ragazze
diventano spose ancora minorenni.
“È fondamentale sostenere le donne e le donne non possono affermarsi se non
sono istruite” ha detto dopo il voto la deputata Jessie Kabwila, sottolineando come
spesso le ragazze che si sposano da minorenni abbandonino la scuola.
Le nuove norme, inserite nel Marriage, Divorce and Family Relations Bill, dovranno
essere promulgate entro tre settimane
dal presidente Peter Mutharika. A oggi in
Malawi non può contrarre matrimonio chi
non ha ancora compiuto i 16 anni di età.
Per i quindicenni serve un’autorizzazione
dei genitori.
IL ROTARY STANZIA 34,8 MI-
LIONI DI DOLLARI CONTRO LA
POLIOMIELITE
Afghanistan, Nigeria e Pakistan, sono
i tre Paesi in cui la malattia non è mai
stata fermata. I fondi stanziati saranno
utilizzati dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità e dall’UNICEF per l’im-
munizzazione dalla poliomielite e per
attività di sorveglianza in dieci Paesi,
nonché per fornire assistenza tecnica
in diversi altri Paesi in Africa.
La Global Polio Eradication Initiative
ha fatto notevoli progressi contro la po-
liomielite nel 2014 nella maggior parte
dei Paesi. Oltre metà dei casi di po-
liomelite in tutto il mondo nel 2013 è
stato il risultato dell’insorgere di nuovi
focolai nei Paesi precedentemente pri-
vi di casi della malattia, in gran parte
causati da instabilità e conflitti in Paesi
come Siria, Iraq e Somalia. I focolai
sembrano essere stati fermati lo scorso
anno, in seguito a speciali campagne di
vaccinazione in undici Paesi che hanno
raggiunto più di 56 milioni di bambini.
Un caso un po’ meno promettente nella
lotta all’eradicazione della polio è stato
quello del Pakistan, che nel 2014 ha
visto un focolaio esplosivo per un totale
di più di 300 casi, il numero più alto
dell’ultimo decennio. Per questo moti-
vo il Pakistan ha rappresentato quasi il
90% dei casi di poliomielite al mondo
l’anno scorso.
GIAPPONE FORNISCE PASTI A
BAMBINI IN SUDAN
Il Programma Alimentare Mondiale del-
le Nazioni Unite (WFP) ha accolto un
generoso contributo da parte del gover-
no del Giappone per sostenere le sue
operazioni di emergenza in Sudan. Il
contributo di 3,2 milioni di dollari sarà
utilizzato per fornire dei pasti nutrienti
a circa 862.000 bambini in età scolare
in tutto il Sudan per un periodo di due
mesi attraverso il Programma di Ali-
mentazione Scolastica del WFP.
Nel 2014, il governo del Giappone ha
contribuito con 2 milioni di dollari a
sostegno di programmi con denaro e
con buoni per generi di prima necessità
in tutto il Paese. Inoltre il Giappone
ha contribuito anche con 4 milioni di
dollari a favore Servizi Aerei Umanitari
delle Nazioni Unite (UNHAS).
GERMANIA PER L’ASSISTENZA
ALIMENTARE DEI RIFUGIATI AF-
GHANI E IRACHENI
Il Programma Alimentare Mondiale
delle Nazioni Unite (WFP) accoglie il
contributo della Germania a sostegno
dell’alimentazione dei rifugiati afghani
e iracheni e della promozione dell’i-
struzione delle rifugiate nella Repub-
blica Islamica dell’Iran. Il governo ha
stanziato oltre 1 milione di dollari per
l’assistenza alimentare e il supporto
educativo nei campi profughi iraniani.
Il cibo verrà acquistato localmente.
Il WFP fornisce ai 30.000 rifugiati più
vulnerabili una razione mensile di ali-
menti di base. Per incoraggiare l’istru-
zione femminile e colmare il gap di
genere, il WFP fornisce una dose di olio
di girasole a 3.000 rifugiate e alle loro
insegnanti nelle scuole di 19 campi.