Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 3

3 editoriale
EDITORIALE
PROSPETTIVA
SUL MONDO
ROTARIANO
Andrea Pernice
Nel mese della rivista rotariana, fissato nel calendario dei
grandi temi quando l’informazione ruotava prevalentemente
attorno al sistema stampa, viene oggi istintivo riflettere su
un più complesso e articolato sistema di comunicazione,
che tra strumenti e obiettivi stimola sempre più decisa-
mente anche il Rotary. La ritrosia all’esposizione, che ha
caratterizzato il primo secolo di vita associativa, in cui l’in-
formazione si è propagata tra rotariani attraverso il circuito
chiuso di una rivista sostanzialmente di club e di pochi altri
mezzi per destinatari esclusivi, è mutata in ragione del tra-
scinante, per non dire travolgente, sistema multicanale: ora
si confronta con i numeri di contatti e con i riferimenti di
diffusione che finiscono per rappresentare, a torto o a ragione, la forza comunicativa di
ogni emittente.
E l’identità? Questo è il punto cruciale: fissare parametri imprescindibili, affinchè l’i-
dentità non venga prima trascinata, e poi travolta, dalla dinamica distorta che associa
conoscenza, immagine e informazione al tempismo, ormai ritenuto parametro impre-
scindibile, spesso a scapito di verità, qualità, rispetto di sé e degli altri. Una riflessione,
non dogmatica e saltuaria, ma pratica e quotidiana, si impone nell’impegno dei rota-
riani, ogni giorno. Il nostro è un ruolo personale e collettivo e la credibilità della nostra
testimonianza deve potersi riconoscere in un incontro, sulla stampa, sul web e attraverso
i social network: l’evoluzione dei mezzi e degli strumenti deve consentirci un attento e
sempre più frequente trasferimento di sostanza, consapevoli che la forma, in ogni forma,
facilita la moltiplicazione dell’attenzione catalizzabile attorno al messaggio.
In questo numero si tratta di comunicazione interrotta, nel caso della malattia che isola
e poi cancella; di comunicazione distorta, nel riferimento a un Rotary non vero, portato
forzatamente a esempio; di comunicazione nel servizio, in tutte le numerose iniziative
promosse nei Distretti. Buona lettura.
Rotary
Soci: 1.220.115 - Club: 34.558
Rotaract
Soci: 169.395 - Club: 7.365
Interact
Soci: 396.980 - Club: 17.260
Rotary Community Corps
Soci: 186.093 - Corpi: 8.091
La storia i nostri gi rni ripropone pr potentemente il
tema delle migrazi n . S pr ttutto il nostro Paes , n ll’am-
bi dell'Unione, per l’esposizione co tiera che lo r nde
porta d’Euro a ul Med terr neo c ntr le, si è confrontato
negli anni più r centi con il flus o crescente di uomini, don
ne e bambini, alla ricerca di una confortante situazione di
sopravv venza. Una c ndizi ne vissuta da migra ti e dalla
s cietà civile italiana che ha stimol to l riflessi ne del Ro-
tary, coinvolgendolo al pu to da focalizzarne la concentra-
zione n i giorn del convegno nazionale Mediterra eo Unito
già u anno fa, e ch oggi, n lla dram aticità mmut v le
dell’emergenza, si ripropone giorno e notte, imettendo al
centro d l ragio are sul futuro d ll'impegno r tariano proprio gli atti del co vegno
Marsala. Si ratta della drammatica attualità che ha allargato le maglie del problema,
prima trascurato e a tratti confinato l nostro meridion , che oggi interessa nche i Pa
esi centrali d lla nostra Europa, s retti tra l'esigenza della ricett vità d'emergenz , dell
sicurezza, dell'ordine pubblic , e la necessità di gestire tutto ciò, ol re che in efficienza,
co umanità. Oggi il term ne imm grazione deve coinci ere con il princ pio della pacifica
e condivis rispost alle esigenze d tutti, in un società che abbiamo d fi ito l quida
in ragio e di certi grandi cambiamenti destrutturanti e ch oggi ci troviamo vive e
liqu da anche p r l'offuscament d i co fi i ge grafici. Senz entrare in conside zioni
polit che sul tema, approccio che non spetta al Rotary, possiamo certamente affermar
che il principio d ll'ugu glianza è del R tary e che tr l molte iniziative umanitarie che
riusci mo a condurre, l'imp gno per l'alfabetiz azion costituisce il p sso imprescindi-
bile per guardare a un futuro di vera comprensione e integrazione.
Anche di questo si legge nelle pagine di questo nu ro di Rotary.
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