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cambiare si può” di Maria Sole Margiot-

ta, da Palermo. Prima, per l’appunto, c’è

stato il Forum. Al suo avvio, l’attenzione

dei presenti è stata catturata dal padrone

di casa il Gen. Magliocco, che durante

il suo discorso di benvenuto ha detto:

“Credo che il Rotary riesca a dimostra-

re concretamente come la cultura della

legalità possa aggregare le generazioni”.

A seguire, il Governatore del Distretto

2080 Claudio De Felice si è rivolto ai

giovani con un “parlate, noi vi ascolte-

remo”, ricordando “come ci proponiamo

di servire l’umanità”. Hanno poi preso

parola i governatori degli altri distretti

coinvolti, partendo dal rappresentante

delle Istituzioni, il Sottosegretario alla

Giustizia Ferri che ha chiesto “un cambio

di mentalità, un lavoro sui giovani”, sino

ad arrivare al Presidente della Commis-

sione “Legalità e cultura dell’etica” Pa-

trizia Cardone che, seminando simpatia

e ricordi, ha preso in mano la situazione,

aprendo il Forum stesso. Il tema è sta-

to coordinato da G. Marchetti Tricamo

e gli interventi hanno conquistato l’at-

tenzione: dopo la lettura dei messaggi

pervenuti dal Ministro dell’Istruzione e

dal Sindaco di Palermo, sono arrivate le

testimonianze (Giuseppe Antoci, Presi-

dente del Parco dei Nebrodi uscito illeso

da un recente attentato di mafia; Franco

Metta, Sindaco di Cerignola “oltraggiato”

dal tentato dono natalizio di un pacco di

biscotti contenente anche denaro) e gli

interventi (il messaggio del giornalista

Oliviero Beha, il discorso a tutto cam-

po dell’ex magistrato Antonio Di Pietro,

il chiarimento sulle lobby di Giuseppe

Mazzei, il video messaggio di Raffaele

Cantone, Presidente dell’Autorità Nazio-

nale Anticorruzione).

Di Pietro ha lanciato una sfida: “L’ipo-

crisia è mondiale; stiamo dando buon

esempio ai ragazzi? A me pare di no; ser-

ve la certezza della pena, occorre lavorare

prima, serve coraggio”. Cantone ha pun-

tato sul merito “gli imprenditori devono

prendere i più bravi, non i segnalati da

chi fa vincere la gara”, sulla trasparenza

“le malattie si curano cambiando anche

stile di vita” e sul cambio di mentalità,

già evocato da Marchetti Tricamo che

aveva ricordato la necessità di “spezzare

il legame d’omertà”. Interessanti sono

state le domande poste dagli studenti

e complete le risposte ricevute dal pal-

co. Il tempo dei riconoscimenti è stato

chiuso in velocità: come Ambasciatori di

Legalità nel nome del Gen. Luciano Lu-

ciani sono stati nominati: Elisa Ansaldo,

giornalista TV che aveva raccomandato

ai giovani di selezionare le informazioni;

Giulio Prosperetti, giudice della Corte

Costituzionale che aveva richiamato il

valore della legalità; Raffaele Cantone; e

Roberto Giacobbo, popolare divulgatore

di cultura rimasto fino alla fine per com-

mentare i lavori presentati dagli studenti

premiati. Il riconoscimento per l’attività

didattica “Premio Bellia per la Legalità”

è andato a Lilly Di Fresco; la Borsa di

Studio “Pia Celozzi per la Legalità” è

stata consegnata a Sara Rinna del Liceo

Artistico di Pomezia; il riconoscimento

“Eccellenza del Servizio” è stato conqui-

stato dal Club di Ottaviano e il suo Presi-

dente ha ringraziato Maria Rita Acciardi

“la nostra musa ispiratrice” e Patrizia

Cardone “il nostro continuo riferimento”.

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