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DISTRETTO 2120
Beni culturali: la centralità passa ai cittadini
La 3^ giornata di studi del progetto distrettuale “Rotary per i Castelli”
"Dal tema della valorizzazione dei beni
culturali attraverso l’integrazione con
i privati è emerso quest’oggi il valore
della centralità dei cittadini e delle co-
munità”. Le parole del Prof. Luca Gal-
lo, Governatore del Distretto Rotary di
Puglia e Basilicata, a conclusione della
terza giornata di studi sulle “Dinami-
che possibili fra attrattività del sistema
museale pubblico e integrazione con i
privati”, hanno focalizzato le risultanze
di un convegno qualificatissimo per te-
matiche, relatori e interventi.
La giornata di studio - alla quale hanno
partecipato rotariani provenienti dalle
due regioni e non rotariani interessati al
tema – si è svolta nell’ateneo barese ed
è stata organizzata dal direttivo del pro-
getto distrettuale “Rotary per i Castelli”.
Dopo i consueti saluti, i lavori sono ini-
ziati col “papà” del progetto “Rotary per
i Castelli”, il Dott. Franco Facecchia,
che ha illustrato brevemente il percorso
di questi otto anni in cui, alle decine
di visite a castelli e musei, e incontri
con amministratori locali, si sono in-
frammezzate queste giornate di studio
per dare qualità culturale e operativa al
tema di fondo.
Sulla tematica specifica di quest’anno
ha introdotto il Presidente del Comitato
tecnico -scientifico del progetto, il Prof.
PDG Giambattista De Tommasi che ha
ricordato come sino a poco tempo fa
i beni culturali fossero appannaggio
esclusivo di esperti e fruiti da un pub-
blico qualificato. Oggi la tendenza è
radicalmente cambiata “Grazie proprio
alla globalizzazione che ha esaltato la
ricerca delle radici”. “Ora - ha afferma-
to il PDG De Tommasi - è tempo che il
privato capisca le potenzialità dei beni
culturali e la cosa pubblica capisca le
esigenze del privato”.
Il Prof Massimo Osanna ha raccontato
l’esperimento di autonomia di Pompei (il
primo) dal Ministero, ma col limite - pe-
sante - del personale la cui competenza
resta al Ministero. “Noi pensiamo agli
scavi di Pompei come a una grande in-
dustria” ha detto Osanna, e se le visite,
in tre anni, sono passate da 2.4 milioni
a 3.3, vuol dire che hanno pensato bene.
Ma i visitatori sono cresciuti grazie al
miglioramento dei servizi, a maggiori
rapporti col privato, a un nuovo colle-
gamento Soprintendenza - Università.
“Pompei - ha concluso - è un esempio
per l’Italia: cambiare in meglio si può”.
Sui servizi di ogni tipo, ma soprattutto
al fatto di rivolgersi a tutti i cittadini,
dai bambini alle persone meno colte,
ha puntato il Dott. Fabrizio Vona che ha
parlato di una nuova “democrazia della
cultura” lamentando, però, i ritardi o le
negligenze degli enti locali che non fan-
no quanto in loro potere per migliorare
i servizi loro spettanti che favorirebbero
l’economia del proprio territorio.
Tutti i relatori hanno parlato dell’impor-
tanza delle donazioni dei privati, ma
di come in concreto queste possano
essere sollecitate ne ha parlato il Prof.
Gianvito Giannelli che ha ricordato le
vecchie e nuove leggi che consentono
forti sgravi fiscali. Di ampio respiro,
com’era da immaginarsi, l’intervento
finale del Capo Gabinetto del Ministe-
ro dei Beni Culturali, On. Giampaolo
D’Andrea, che ha ripreso l’argomento
delle nuove leggi che rendono concreta
l’attenzione dei privati. “L’investimento
sui beni culturali - ha detto D’Andrea
- ha un effetto diretto sul bene, ma ne
ha poi uno indiretto sul territorio per lo
sviluppo turistico e gli altri investimenti
collegati”. Dopo aver ringraziato il Ro-
tary per l’attenzione e la collaborazione
(egli stesso è un rotariano del Club di
Potenza), ha concluso affermando che
“se oggi facciamo sforzi per portare i
bambini al museo, domani avremo uo-
mini e cittadini più sensibili”.
NOTIZIE ITALIA
Attività e servizio nei Distretti
INDICEUn momento del convegno. Da sinistra: Osanna,
Gallo, D'Andrea, Vona e De Tommasi.