FOCUS
/ OBIETTIVI DEL MILLENNIO
OBIETTIVO: ARRESTARE ENTRO IL 2015
L’ESPANSIONE, E INVERTIRE LA TENDEN-
ZA DELLA MALARIA E DI ALTRE GRANDI
MALATTIE
SONO IN CORSO SIGNIFICATIVI E DUREVO-
LI PROGRESSI CONTRO LA MALARIA
La copertura della popolazione a rischio, tramite le misure di
prevenzione ed il monitoraggio, continua a crescere, portan-
do in ulteriore ribasso le stime di casi di contagio e decessi
dovuti alla malattia. La geografia della malaria continua a
restringersi e, nel 2011, un altro stato – l’Armenia – ha certi-
ficato di essere libero dalla malaria.
Una riduzione dei casi accertati di malaria di oltre il 50% è
stata registrata tra il 2000 e il 2010, in 43 dei 99 paesi in
cui la malaria si trasmette. Una tendenza al ribasso tra il 25
e il 50% viene registrata in altri 8 paesi. Sono stati stimati
216 milioni di casi nell’anno 2010, di cui circa l’81% (174
milioni) in Africa. Si stima vi siano stati circa 655.000 de-
cessi causati dalla malaria nel 2010, di cui il 91% in Africa,
e l’86% erano bambini sotto i 5 anni. Il tasso globale di
incidenza della malaria è decresciuto del 17%, rispetto al
2000, e la percentuale di mortalità è diminuita del 25%.
Nonostante queste alte percentuali di decremento non siano
all’altezza dell’obiettivo prefissato per il 2010, esse rappre-
sentano comunque un enorme risultato positivo.
L’accesso alle terapie antiretrovirali varia in base al sesso e
all’età. Nel 2010, la copertura è stata più alta tra le donne
(53%), rispetto agli uomini (40%). La copertura dei bambini,
nei paesi in via di sviluppo, è stata più bassa rispetto agli
adulti. Circa 450.000 bambini sotto i 15 anni stavano rice-
vendo la terapia antivirale alla fine del 2010 (erano poco più
di 350.000 alla fine del 2009). Si stima che questi bambini
rappresentino il 22% di tutti i bambini sotto i 15 anni che
necessiterebbero delle cure, nelle regioni in via di sviluppo
(21% è il dato del 2009).
Senza il trattamento, circa un bambino su tre, figlio di madre
portatrice di HIV, contrarrebbe il virus nel grembo materno
oppure attraverso il successivo allattamento. Il rischio può
essere in gran parte ridotto attraverso l’uso di farmaci antire-
trovirali nella donna gravida. Nel 2010, si stima che il 48%
delle gravide infette dall’HIV, nelle regioni in via di sviluppo,
abbia effettivamente ricevuto la corretta terapia antiretrovira-
le – che non comprende nevirapina. L’Africa Sub-Sahariana
ospita il 92% degli 1,5 milioni di donne gravide, per le quali
sarebbe necessario il trattamento ogni anno.
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ROTARY
luglio/agosto 2013