Rotary | Novembre 2013 - page 19

SPECIALE
SCAMBIO GIOVANI
19 lo scambio giovani
Quali sono i meccanismi che il Rotary mette in atto per di-
fendere i giovani dai pericoli che una nuova situazione può
determinare? Ci risponde ancora Andrea Cremoncini: “ogni
scambio è sponsorizzato da un Club Rotary, che segue ed
assiste la famiglia che partecipa al programma e fa viaggiare
il proprio figlio, nonché la famiglia che ospita uno dei gio-
vani studenti (cosiddetti inbound) provenienti dall’estero”.
Ad una famiglia che fa viaggiare il proprio figlio non è richie-
sto infatti obbligatoriamente di ospitare, ma di collaborare
con il proprio club “sponsor”, che seguirà tutte le fasi dello
scambio, per reperire almeno tre famiglie “ospitanti” presso
le quali il giovane proveniente dall’estero soggiornerà in Ita-
lia. Il programma infatti è reciproco, e la parola “scambio”
viene usata proprio per indicare questa reciprocità di una
opportunità, che viene al tempo stesso richiesta ed offerta ad
altri, nel più puro stile rotariano.
La disponibilità di più famiglie ospitanti è uno dei princi-
pali meccanismi di tutela che vengono offerti ai giovani in
scambio. Infatti anche trattandosi di studenti e famiglie
selezionati e formati non è esclusa la possibile insorgenza di
situazioni di incomprensione o incompatibilità, che si posso-
no instaurare per molteplici ragioni, a partire dalle allergie
e dai motivi di salute, fino alle caratteristiche personali e
caratteriali dei soggetti. A tutti gli studenti del programma
il Club ospitante fornisce un punto di contatto, il cosiddetto
“Tutor” o “Counselor”, ovvero un socio del club che gli stu-
denti incontrano subito dopo l’arrivo in Italia, ed al quale
possono rivolgersi in ogni momento, ma soprattutto in caso di
necessità od insorgenza di problemi che non possono affron-
tare e risolvere all’interno della famiglia ospitante. Laddove
emergano situazioni di crisi o peggio incompatibilità, una
delle azioni che si intraprendono di solito in prima istanza
è il cosiddetto “cambio di famiglia”, che consiste nello spo-
stamento dello studente nella successiva famiglia ospitante.
Nel caso più frequente in cui tutto procede regolarmente, le
tre famiglie accolgono invece lo studente a turno, ognuna per
circa tre mesi del periodo di studio, al duplice scopo di limi-
tare l’impegno delle famiglie ospitanti, e di offrire al giovane
in scambio una maggiore variabilità di situazioni e di stimoli
ambientali.
Oltre al “counselor” i giovani hanno tutta una serie di possi-
bili punti di contatto durante la loro permanenza all’estero,
in quanto vengono forniti loro prima di partire (sul cosiddetto
“Guarantee Form”, che è un documento usato anche per
richiedere il visto per motivi di studio ai rispettivi uffici ed
organi competenti) tutti i nomi, indirizzi e numeri di telefono
della prima famiglia ospitante, di presidente e segretario del
club sponsor, della scuola alla quale saranno iscritti durante
il periodo di scambio, e del delegato scambio giovani del loro
distretto ospite. All’arrivo in Italia vengono inoltre forniti loro
dai delegati distrettuali tutta una serie di numeri e riferimenti
utili in caso di emergenza, tra cui quelli dei servizi civici, del
“telefono azzurro” e di altre organizzazioni di supporto ai gio-
vani, nonché di servizi ed uffici di pubblica utilità disponibili
nella zona di residenza.
A partire dall’anno 2013 inoltre il Multidistretto Italiano, in
collaborazione con tutti i distretti italiani, ha stipulato una
apposita convenzione con un primario broker assicurativo
nazionale per garantire agli studenti ospiti nel nostro paese
ed alle famiglie che li ospitano una copertura assicurati-
va internazionale in linea con i requisiti di base emanati
dall’ufficio centrale di Evanston, e che prevede in particolare
l’indennizzo diretto in tutti i casi di incidente o di emergenza
medica, nonché un servizio di assistenza capillare ed erogato
in tempo reale sul territorio nazionale.
Durante il weekend di orientamento di Fognano – ci dice an-
cora Andrea Cremoncini – abbiamo ricordato ancora una volta
ai giovani nostri ospiti le regole che il Rotary ha predisposto
per assicurare loro una esperienza felice, priva di rischi e
sempre garantita dalla presenza di volontari, rotariani e fami-
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