47 speciale Convention
I soci del Rotary hanno incoraggiato con applausi e urla
ciascuno dei 26 gruppi mentre si avviavano verso il punto
d’ingresso per la salita sul ponte. Il tempo nuvoloso ha
nascosto il sole per gran parte della mattinata, ma i suoi
raggi hanno illuminato brevemente le bandiere sventolate
dagli intrepidi partecipanti. Inoltre, mentre gli elicotteri di
diverse stazioni televisive di Sydney volteggiavano sulla loro
testa, alla loro vista essi hanno applaudito, urlato, ballato e
hanno addirittura creato con il loro movimento sincronizzato
il classico “effetto onda” a 122 metri dal suolo.
“Penso che questo sia esattamente ciò di cui ha bisogno
il Rotary”, ha dichiarato Nate Harimoto di Thousand Oaks,
California, ”una dimostrazione di forza da tutto il mondo”.
Per un giorno, il loro impegno nell’aiutare gli altri è diventa-
to anche un impegno per aiutarsi a vicenda. E così facendo
hanno raccolto abbastanza fondi per mostrare al mondo
quanto siano seriamente impegnati per eradicare la polio.
Per Leilani Ross, del Queensland, la salita rappresentava
anche la chiusura di un capitolo importante per la propria
famiglia: aveva a lungo progettato di salire sul ponte insie-
me al padre, e purtroppo non è riuscita a realizzare il sogno,
in quanto lui è deceduto qualche anno fa.
Cheryl Drozdowicz, ex studente dello Scambio giovani,
USA, che era stato ospitato da Ross 35 anni fa, era là per
assistere alla sua salita sul ponte. Dopo il congresso si re-
cherà di nuovo nel Queensland. “È come se una parte del
mio cuore fosse ancora lì”, ha spiegato Drozdowicz.
Il ponte è stato soprannominato in modo scherzoso “appen-
diabiti”, ed è stato aperto ufficialmente nel 1932. Viene
anche chiamato “Polmone d’acciao” perché ha dato lavoro
e respiro finanziario a tanti australiani durante la Grande
Depressione. I turisti hanno cominciato a fare la salita nel
1998, e oggi è considerata una tappa turistica d’obbligo. Da
allora oltre 3 milioni di visitatori provenienti da oltre 130
Paesi si sono cimentati nell’impresa.
