FOCUS
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ROTARY
novembre 2014
POCHE PERSONE
sanno apprezzare tanto quello che i
rotariani possono portare ad una regione devastata da un
disastro quanto il Presidente eletto K.R. “Ravi” Ravindran.
Sono passati quasi 10 anni da quando il suo Paese, lo Sri
Lanka, venne devastato da quello che potrebbe essere stato
lo tsunami più distruttivo di tutti i tempi. L’onda devastan-
te, che colpì altre dieci nazioni, fu provocato da un sisma
di magnitudo 9.0 avvenuto proprio sotto l’Oceano Indiano,
la cui forza, secondo le stime dello U.S. Geological Survey,
è stata pari all’energia prodotta dall’esplosione di 23.000
bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima.
“Questo ha segnato uno dei giorni più bui della storia del
nostro Paese”, racconta Ravindran. Il disastro provocò
quasi 38.000 vittime in Sri Lanka e distrusse due terzi
delle coste della nazione. “I rotariani hanno risposto imme-
diatamente, inviando subito cibo, acqua, vestiti, coperte,
medicine e tende in tutti gli angoli del paese”. Dopo la
prima fase di soccorso, il Rotary dello Sri Lanka lanciò il
progetto School Reawaken, un’impresa audace per la quale
il Distretto 3220 raccolse più di 12 milioni di dollari (2
arrivati dalla Fondazione), per la ricostruzione di 25 scuole.
“Siamo decisi a trasformare la tragedia in opportunità”,
dice Ravindran. “Abbiamo completato l’intero progetto in
cinque anni, nonostante stessero infuriando diverse batta-
glie in alcune parti del Paese. Oggi più di 12.000 bambini
frequentano scuole in cui vi sono tutte le più moderne tec-
nologie necessarie alla loro istruzione: aule ventilate, labo-
ratori d’informatica all’avanguardia, biblioteche attrezzate
e impianti sportivi. Quando abbiamo intrapreso il progetto,
non avevamo neanche un dollaro - avevamo solo il nostro
sogno, e gli abbiamo dato vita”.
Un aspetto fondamentale dell’iniziativa, era la realizzazio-
ne di “un sito web dinamico che contenesse ogni piccolo
dettaglio del progetto - ogni centesimo che è stato ricevuto
e da chi, ogni centesimo che è stato speso e in quale og-
getto o scuola. I donatori sapevano esattamente dove finiva
il proprio denaro.”
“Dobbiamo contare sui club e sui distretti per formare i
comitati di progetto”, continua Ravindran. “La Fondazione
Rotary, con la sua base di appoggio in tutto il mondo, è
pronta a intervenire e aiutare, purché si dimostri la nostra
abilità nel rispondere alla situazione. Ma non abbiamo
nessun programma su misura per le ricostruzioni dopo
l’emergenza. Forse abbiamo bisogno di approfondire tutto
ciò più seriamente. La realtà è che quando un evento cata-
strofico avviene, ci accingiamo ad aiutare i nostri amici. È
così naturale farlo. Il Rotary International non può diretta-
mente, ma i distretti e i club sono sempre pronti ad aiutare.
Quando c’è una crisi, i rotariani sono i primi a iniziare la
campagna di aiuti, supportandola per lungo tempo”.
TSUNAMI
SRI LANKA
Muratori dello Sri Lanka ricostruiscono una casa nei pressi delle rotaie, la zona è stata pesantemente colpita dallo tsunami del 2004.