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NOTIZIE ITALIA

Attività e servizio nei Distretti

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ROTARY

luglio/agosto 2016

esprimere il sostegno e testimoniare un

apprezzamento nei confronti di una cau-

sa umanitaria di primaria importanza,

quale quella portata avanti tenacemente

dal Rotary» ha sottolineato Valter Pesce,

convinto che un’azione divulgativa mira-

ta aiuti a centrare l’obiettivo.

Come ricorda Giovanni Merlino, «la bat-

taglia contro la poliomielite va condotta

con entusiasmo, volontà, determinazio-

ne, costanza». Esordisce così, il Presi-

dente del Rotary Club Pompei, che poi

aggiunge: «Poteva sembrare velleitario

negli anni Ottanta combattere questa

malattia. Ma le energie profuse nella

lotta per debellarla hanno prodotto risul-

tati decisamente soddisfacenti. Siamo

ormai a un passo dalla sua completa eli-

minazione. Ringrazio quanti negli anni

hanno aderito all’iniziativa, oltre, nello

specifico, Giulia Di Lorenzo che, spinta

dal suo vissuto di esperienza diretta sul

campo nei diversi paesi dell’Africa a

contatto con una realtà cocente da un

punto di vista umano, ha fortemente vo-

luto questa serata pompeiana in cui arte

e solidarietà camminano a braccetto».

G

IULIA

DI

L

ORENZO

DISTRETTO 2110

No ictus, No infarto

Al via il progetto distrettuale di screening.

“No ictus, No infarto” è uno dei pro-

getti distrettuali dell’anno del Distretto

2110. Una campagna di screening per

soggetti tra i 50 e i 70 anni, attraverso

un accordo con l’Università di Palermo.

Gli screening cominceranno il 3 set-

tembre negli ambulatori del Policlinico

di Palermo, dove saranno esaminati

soggetti inviati dai club Rotary parteci-

panti al progetto o dai medici di medi-

cina generale. Nato da un’idea del DG

Nunzio Scibilia e del rotariano Salvato-

re Novo, ordinario di malattie dell’ap-

parato cardiovascolare presso l’Uni-

versità di Palermo, il progetto è stato

illustrato il 22 luglio nell’aula magna

del rettorato, a Palermo. L’iniziativa, a

grandi linee, prevede: la compilazione

di una scheda computerizzata con i da-

ti dell’anamnesi familiare e personale e

dei fattori di rischio principali e secon-

dari; l’esecuzione di un ECG a 12 deri-

vazioni e di un esame ecocolordoppler

delle carotidi, al fine di verificare la

presenza di alterazioni di tipo ischemi-

co o di fibrillazione atriale all’ECG e di

ispessimento o placche sulle arterie ca-

rotidi, che possono essere predittivi di

eventi cerebro e cardiovascolari. L’ictus

cerebrale può essere definito "infarto

del cervello". Le cellule che vanno in

necrosi non potranno essere sostituite

dalle circostanti e le funzioni perdute

non potranno essere recuperate. Nel

mondo 15 milioni i casi all’anno, di cui

6 milioni letali. In Italia se ne contano

240.000 l’anno, dei quali 40.000 le-

tali. Altre 40.000 persone subiscono

invalidità permanenti. Gravi i danni psi-

cologici per i pazienti e le loro famiglie,

pesanti i costi. In Italia si calcola che

la spesa si aggiri sui 12 miliardi di euro

all’anno, cui vanno aggiunti 7 miliardi

di perdite di giornate lavorative. Com-

plessivamente un invalido da ictus ha

un costo annuale di circa 60.000 euro.

L’unico modo per contrastare questa

grave patologia è la prevenzione.