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NOTIZIE ITALIA

49 notizie italia

DISTRETTO 2042

Tender to Nave Italia

Un brigantino molto speciale, carico di desiderio.

A scuola di desiderio dalla Marina Mili-

tare sul Brigantino Tender To Nave Ita-

lia e concentrare cura e riabilitazione

efficace per i nostri specialissimi ragaz-

zi. È il desiderio che vive e fa vivere il

soggetto se si annoda alla Legge.

Dal cabinato di 7 metri al briganti-

no di 61 metri. Il mio primo incontro

con la nautica avviene nel 1977 con

una traversata da Caprera a La Spezia,

via Isola d’Elba con uno skipper della

Scuola Velica Caprera che ci insegnò a

condurre una barca a vela senza moto-

re. Vivere in 5 persone su una barca di

7 metri, navigare senza motore, con un

comandante molto giovane ma molto

rispettoso del mare e dell’equipaggio,

significa imparare a vivere, imparare

ad essere, capire cosa significa nascere

simbolicamente, comprendere Freud

quando parla di Legge della castra-

zione. Diventato direttore del Servizio

Psicosociale in un grande ospedale,

progettai, con un tenente di Vascello,

un programma clinico sperimentale

all’insegna della filosofia “educativa”

della Marina Militare italiana per im-

barcare i tossicodipendenti. Il progetto

non si realizzò. In seguito Carlo Emilio

Croce dette vita alla Fondazione Tender

To Nave Italia in accordo con la Marina

Militare e infine la grande passione e

generosità umana e sociale di Roberto

Sestini arriva per ristrutturare il Bri-

gantino Tender To Nave Italia. Capii

che il progetto era realizzabile grazie

anche all’incoraggiamento dell’amico

Pietro Giannini, Governatore del Ro-

tary International Distretto 2042. Una

sperimentazione per la terapia e riabi-

litazione psichica. Ideata per andare

oltre il limite immaginario del sistema

sanitario quando si basa la cura della

malattia mentale sul bisogno diagnosti-

cato non sapendo nulla delle cause. In

grado di coinvolgere, in modo efficace

e socialmente utile, il soggetto con la

sua domanda di cura. Una domanda

che, per sua natura, si inscrive nel-

la dialettica desiderante se implica il

soggetto stesso. Una domanda che si

esprime con il suo battito desiderante

se riconosciuta dall’operatore. Un rico-

noscimento che non elide il soggetto,

soffocandolo nel bisogno diagnosticato

dall’altro esperto. Diagnosi che spesso

valorizzano il potere immaginario del

sistema di cura a scapito dell’impe-

gno soggettivo messo in gioco, invece,

dall’incontro con il simbolico.

Una ragione ed una logica decisive.

Senza stare a dettagliare il progetto ed

entrare nel merito della dialettica desi-

derante che insegna come rispettare il

battito desiderante di ciascun soggetto

per aiutarlo a nascere simbolicamente,

possiamo dire grazie a Freud e Lacan

che la vera sostanza della riabilitazio-

ne psichiatrica, o meglio psichica, è

quella che si basa sulla possibilità di

circumnavigare (bordare) il reale. In un

convegno del Campo freudiano il logo

che accompagnava il titolo

Un reale

per il XXI secolo

riportava un’immagine

artistica simile alle spirali delle turbo-

lenze d’alta quota o dei gorghi marini.

Fenomeni naturali che marinai e avia-

tori sanno evitare o meglio bordare,