Rotary | Ottobre 2013 - page 5

5 il Presidente RI
Il mese di ottobre per il Rotary è dedicato alla nostra seconda
Via d’Azione: l’Azione professionale. Sebbene ci siano dei
Rotariani che la chiamano “la via d’azione dimenticata”, io
non sono d’accordo. Infatti, l’azione professionale è il modo
attraverso il quale possiamo aiutare il prossimo, anche se
spesso non lo riconosciamo come servizio.
L’azione professionale affonda le sue radici nel secondo
scopo del Rotary: informare ai principi della più alta rettitu-
dine l’attività professionale e imprenditoriale, riconoscendo
la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga
esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire
la collettività.
In breve, l’idea dell’azione professionale è che le nostre
professioni, in se stesse, sono un modo per aiutare la collet-
tività. Sia che si tratti di offrire un servizio ai nostri clienti,
insegnare ai nostri alunni, fare ricerche, lavorare nei media, o
in uno degli innumerevoli campi professionali, noi svolgiamo
con orgoglio, competenza e integrità il nostro lavoro. Ogni oc-
cupazione risponde a un’esigenza, e svolgendo bene il nostro
lavoro, noi contribuiamo allo sviluppo delle nostre comunità
e dell’intera società.
Il ruolo dell’azione professionale nei club è importante,
anche se non è sempre prominente. Attraverso il manteni-
mento individuale di elevati standard etici, noi possiamo
guadagnarci una buona reputazione da condividere insieme.
Riconoscendo la dignità di ogni occupazione e mantenendo
il sistema delle classificazioni nei nostri club, noi possiamo
assicurare che i club riflettano la composizione delle nostre
comunità; e in tal senso potremo servirle bene. Un Rotary
club composto solo da avvocati non potrà realizzare gli stessi
obiettivi di un club che include anche insegnanti, ingegneri,
imprenditori, dentisti. Nel Rotary, la diversità è il nostro pun-
to di forza. Tale diversità rappresenta un vantaggio non solo
per il nostro servizio, ma per i nostri soci: essa offre a tutti noi
un ottimo modo per allacciare contatti e trovare opportunità
per le nostre carriere.
Quest’aspetto dell’effettivo è vecchio quanto il Rotary. An-
che Paul Harris aveva commentato diverse volte sui benefici
dell’affiliazione al Rotary, come d’altronde penso di aver fatto
anch’io: essere Rotariani significa essere persone con deter-
minati valori, che a loro volta rendono il Rotariano una per-
sona con la quale avere relazioni d’affari. Oggi, con il mondo
sempre più connesso, l’affiliazione al Rotary rappresenta un
onore che dovremmo essere lieti di condividere.
LETTERA DI OTTOBRE
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