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ROTARY
ottobre 2013
La città e il suo hinterland
Eravamo pronti a riprenderci dagli effetti del jet-lag, ma, a
differenza del viaggio in Europa, abbiamo avuto molta più
difficoltà ad ambientarci. Oltrepassare la linea internazionale
del cambio di data e le oltre 19 ore di volo hanno contribuito
a creare un maggiore disorientamento. Abbiamo fatto trek-
king tra le Rocks tutta la mattinata. Si tratta della parte più
antica di Sydney, quindi abbiamo preso dimestichezza con
la zona. Grazie a quest’attività, siamo riusciti a risvegliare
i nostri muscoli assopiti dal volo. In seguito, abbiamo fatto
un’escursione in barca nella baia del porto, con pranzo in-
cluso (Captain Cook Harbor Cruise). Non credo ci sia modo
migliore per godersi la vista dell'Opera House, dell'Harbour
Bridge, di Fort Denison e delle altre isole, delle residenze del
Governatore generale e del Primo Ministro e delle case son-
tuose sulle rive della zona portuale. Inoltre, galleggiare sulle
onde del mare si è rivelato un perfetto antidoto per il lungo
viaggio in aereo.
Quando ci si allontana dal centro di Sydney, la città si trasfor-
ma in un grappolo di quartieri. Il modo migliore per conoscer-
li è di farsi accompagnare da una guida esperta del posto. La
nostra guida, Richard Graham, ci ha portato in giro nella sua
vecchia Holden del 1964 (la classica auto australiana) e ci
ha parlato in dettaglio delle varie parti dell’area metropolita-
na di Sydney.
La sua agenzia turistica, My Sydney Detour, offre tour di
tre, quattro, cinque o sei ore. Abbiamo esplorato Redfern,
un’interessante comunità artistica, che ricorda il contrasto
tra Brooklyn e Manhattan, e poi abbiamo fatto un giro lungo
la zona costiera a sud della città, passando per Bondi Beach
e le più affascinanti spiagge di Bronte, Dover Heights e
Watsons Bay, per rientrare poi in centro. Richard è uno stu-
dioso di Sydney e dintorni e sembra conoscere tutti i residenti
del posto. Non fa sfoggio della sua erudizione ma riesce a
trasmettere la sua conoscenza con facilità; inoltre, il suo
entusiasmo per la città, la spiaggia e boschi è contagioso. Da
brava guida, intuisce gli interessi dei visitatori, modificando
opportunamente l’itinerario. Vale davvero la pena fare un tour
del genere. Ad esempio, c'è una panchina nel parco Dudley
Page Reserve a Dover Heights da dove si gode la migliore
vista di Sydney e che, girovagando per conto mio, non avrei
mai potuto scoprire.
Un tempo dimora di carcerati e prostitute, è stato a lungo considerato il sobborgo più squallido e malfamato della città. Oggi invece è una zona molto frequenta-
ta e caratteristica, ricca di storia e antichi ricordi. The Rocks, il primo sobborgo di Sydney, dove sbarcarono i primi europei nel 1788.
ASPETTANDO SYDNEY
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