Rotary | Ottobre 2013 - page 13

"Posso venire anch’io"? Questa è stata la prima cosa che mi
ha chiesto mio figlio George quando gli ho detto che sarei
andato in Australia. Mio figlio ha 14 anni e si entusiasma fa-
cilmente; è un ottimo compagno di viaggio, e negli ultimi 18
mesi siamo stati diverse volte insieme in Europa. George se la
cava bene con le valige pesanti, sa destreggiarsi in aeroporto,
anche meglio di me, ed è un vero segugio nel ritiro bagagli.
Inoltre, ama provare cibi nuovi, scatta migliaia di foto e, a
volte, è davvero divertente.
L'avevo avvertito che era un lungo volo e lui mi aveva risposto:
"Porto un libro". E quando gli ho fatto presente che era più
lungo del volo di 10 ore da Zurigo a Chicago, mi aveva repli-
cato: "Allora porto due libri". Sapevo che avrebbe avuto sem-
pre una risposta pronta alle mie osservazioni e, conoscendolo
bene, gli ho dovuto dire di sì.
L'ultima volta che sono andato a Sydney è stato 25 anni fa.
Era una città meravigliosa. Questa volta, insieme a George,
ho avuto un’esperienza diversa. Non solo la città si è ulterior-
mente sviluppata, ma ero anche più predisposto a guardarla
come se fosse la mia prima volta. George, da tipico adole-
scente, si esprimeva col classico stupore, intercalando diversi
"troppo forte" nei suoi commenti estemporanei. Se avete in-
tenzione di fare un viaggio così lungo, vi consiglio vivamente
di portare la vostra famiglia.
Siamo partiti da Chicago alle ore 17:00 di sabato e siamo
arrivati a Sydney alle 6:30 di lunedì mattina. Un fuso orario
pazzesco, ci si deve proprio abituare all’idea). Dopo il ritiro
bagagli, siamo andati al nostro albergo, il Four Seasons, da
dove si può raggiungere facilmente Circular Quay, il centro
città, le Rocks e molti dei musei e aree turistiche.
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ASPETTANDO SYDNEY
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