Rivista Rotary | Aprile 2014 - page 8

NOTIZIE INTERNAZIONALI
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ROTARY
aprile 2014
Cielo imbronciato a Istanbul questa mattina, e le strade si
animano prestissimo con moltitudini di colori e odori con i
quali puoi arrivare a segnare le ore. L’asfalto bagnato aggiun-
ge rumore bianco all’immagine di una città, lo so, sempre
agitata e operosa, una città fatta di uomini e donne dal profilo
battagliero, determinato, impavido, qualunque sia l’origine
individuale, qualunque sia la cultura, la preparazione, il li-
vello sociale, la religione, la scelta politica che ne ha forgiato
il carattere.
Una città di grande attrattiva, qualunque esperienza si sia
avuta, essa rimane folgorante nella sua bellezza e sempre
accattivante nel suo percorrere la sua anche temibile sto-
ria. La interrogo, mi interrogo, sperando che l’ora in cui mi
aggiro per la città offra malgrado tutto un livello di intimità
che mi permetta di comprenderla meglio. Eh già, perché mi
sto recando a Taksim, dove il parco Gezi racconta ancora le
sue preoccupazioni e le sue tragedie. Istanbul e Gezi Park:
due nomi, se volete un programma, un’allusione, un dolore
al petto, un senso d’impotenza, ma anche una domanda sul
ruolo che possiamo decidere di darci come rotariani, nel
campo della comprensione internazionale, della pace e della
costruzione delle ragioni che sostengano appunto questi
obiettivi. La questione riguarda la capacità di tradurre in azio-
ni e iniziative concrete e focalizzate, il nostro orientamento,
le nostre attitudini in merito alla pace appunto ed alla com-
prensione internazionale. Se n’è discusso all’interno dei CIP
e la decisione è stata quella di promuovere una focalizzazione
maggiore dell’azione su temi percepiti regionalmente come
più rilevanti per le comunità. In questo senso le prime due
aree cui l’infrastruttura dei CIP ha dedicato la sua attenzio-
ne sono state quelle dei Balcani e quella del Mediterraneo;
due aree geopolitiche turbolente dove i Comitati InterPaese
hanno avuto, e hanno, un ruolo costruttivo importante nel
facilitare le relazioni tra Paesi, stimolando percorsi di cono-
scenza che traggano beneficio dalle diversità, sviluppando in
molti le capacità di rappresentare come ambasciatori l’altro
Paese in un’ottica di piena bilateralità lontana da tentazioni
di interventi caritatevoli a una sola via.
Ecco, a pochi passi, forse cento metri dall’avventura del Gezi
Park che ancora scuote gli animi, si svolge il primo round
del nuovo indirizzo d’azione. La “Balkan Peace Initiative”
(l’Iniziativa di Pace nei Balcani) organizzata dal PBD Örsçelik
Balkan, Advisor Internazionale dei CIP, prende le sue mosse
da qui e cerca di costituire più efficacemente, in collabo-
razione anche con istituzioni e personalità non rotariane, il
ruolo fondamentale di catalizzatori di pace nel mondo.
COMITATI INTERPAESE
UNO SGUARDO OLTRE L’ORIZZONTE
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