Rivista Rotary | Aprile 2016 - page 5

5 il Presidente RI
LETTERA DEL PRESIDENTE
Molti anni fa a Kolkata, in India, ho avuto la fortuna di conosce-
re Madre Teresa. È stata una donna incredibile con una forza e
una personalità altrettanto incredibili. Quando camminava per
la strada, la folla si apriva davanti a lei come il Mar Rosso. Inol-
tre, quando le parlavi, se accennavi alle cose eccezionali che
lei aveva fatto, cambiava immediatamente argomento. Stando
a diversi racconti, se le chiedevi quale fosse la sua più grande
conquista, lei rispondeva: “Sono un’esperta a pulire i bagni”.
La risposta era allo stesso tempo umoristica e assolutamente se-
ria. Il suo lavoro consisteva nel prendersi cura degli altri. I bagni
dovevano essere puliti, quindi lei li puliva. Aiutare le persone
che avevano bisogno di aiuto era il suo lavoro, e non c’era niente
di più alto, niente di più importante al mondo.
Così un giorno, quando un uomo vestito molto elegante arrivò a
Kolkata cercando Madre Teresa, le suore che aprirono la porta,
lo informarono che era nel retro della casa a pulire i bagni. Gli
indicarono la strada e lì trovò davvero Madre Teresa che stava
strofinando il bagno. Lei lo salutò, immaginando che l’uomo
fosse lì per fare volontariato, e iniziò a spiegargli come utilizzare
correttamente lo scopino e come fare per non sprecare l’acqua.
Poi gli diede lo scopino e lo lasciò là, da solo nel gabinetto, nel
suo abito costoso.
Più tardi, l’uomo uscì e rivedendo ancora Madre Teresa le disse:
“Ho finito, posso parlare con lei ora?”. “Si, certamente”, rispose
lei. Lui prese una busta dalla tasca e disse: “Madre Teresa,
sono il direttore generale della compagnia aerea, e ho qui i suoi
biglietti. Volevo solo portarglieli personalmente”.
Quel direttore generale avrebbe raccontato quella storia ancora
e ancora per il resto della sua vita. Raccontò che quei 20 minuti
passati a pulire i bagni lo hanno riempito della gioia più grande
che lui abbia mai conosciuto – perché mettendo le sue mani
sul lavoro di Madre Teresa, lui era diventato parte di quello
stesso lavoro. Per quei 20 minuti, lui si prese cura dei bisognosi
proprio come lei: con le sue stesse mani, il suo stesso sudore.
Questa è esattamente l’opportunità che il Rotary ci dà. Non
potremo fare quello che ha fatto Madre Teresa – rinunciare
alle nostre vite, alle nostre case e alle nostre famiglie. Ma per
20 minuti, 20 ore, 20 giorni in un anno, noi possiamo essere
come lei.
Noi possiamo fare il lavoro che altri non faranno, con le nostre
mani, i nostri cuori, il nostro sudore e la nostra devozione, sa-
pendo che quello che stiamo facendo è la cosa più importante
al mondo.
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