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maggiore speranza è la promozione della comprensione fra

i popoli. «Non passerà molto tempo perché il Rotary possa

vantare la propria cittadinanza in un centinaio di paesi, ma

viene da chiedersi se un’organizzazione del genere, con diver-

se migliaia di club localizzati nei centri vitali di tante nazioni,

possa esercitare un’apprezzabile influenza su quell’istituzio-

ne che chiamiamo guerra. Questo è un quesito veramente im-

portante» (p. 165). Animato da una robusta fede, Paul Harris

credeva veramente che nel 1935 fosse possibile realizzare

la pace mondiale, favorendo la fratellanza internazionale di

uomini d’affari e professionisti uniti dall’ideale del servire.

«Ogni anno si riuniscono per le convention, in cordiale com-

pagnia, migliaia di rotariani entusiasti. In misura minore, e

in modo più individuale, nel corso dell’anno il processo delle

relazioni di amicizia fra rotariani delle diverse nazioni prose-

gue senza interruzione. Uno degli effetti più interessanti è

costituito dall’organizzazione di incontri fra rotariani di paesi

diversi […]. Tenuto conto delle maggiori difficoltà esistenti

nelle relazioni col continente europeo, assume forse maggior

rilievo il fatto che tali assemblee si svolgano anche in Europa

[…]. Rotariani francesi, tedeschi e d’altre parti d’Europa

hanno promosso la costituzione di un comitato interpaese

che ha saputo organizzare molte assemblee nelle quali sono

state discusse diverse questioni controverse riguardanti i ri-

spettivi popoli» (pp. 169-170). Paul Harris è convinto che il

concetto rotariano di un mondo in pace sia attuabile. Qualche

anno dopo queste espressioni di fiducia, una guerra totale

di proporzioni catastrofiche mise il mondo di fronte a una

realtà ben diversa, ma vedremo che Paul Harris, terminata la

guerra, riprese a sperare. Forza dell’ottimismo americano di

quegli anni, che a noi può apparire astratto, ma che contribuì

a comunicare vigore e coraggio a chi aspettava che il sole

risorgesse sulle rovine.

La saggezza richiede tolleranza. La persona veramente saggia

sa far tesoro anche delle critiche. Paul Harris appartiene a

quest’ultima categoria di persone, quelle per le quali «lo

spirito critico sta alla base di ogni progresso» (p. 208). Molte

delle critiche che venivano rivolte al movimento rotariano

IL PENSIERO AUTENTICO

La borsista per la pace del Rotary Louisa Dow (sinistra), coordinatrice di Habit for Humanity a Haiti, parla con la coordinatrice del coinvolgimento della comunità.

IL ROTARY PER LA PACE

La mappatura identifica le aree dove

i residenti si sentono al sicuro e quelle

dove invece sono più a rischio.

Una volta che le aree a rischio sono

state identificate, la comunità può

stabilire le priorità per i cambiamenti

da fare, per esempio installare dei

lampioni oppure asfaltare le strade.

69 Paul Harris