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I
DA
V
ITAGLIANI
DISTRETTO 2120
Il triangolo opaco: etica, economia e corruzione
Il RC di Nardò ha promosso un convegno sul senso dello Stato.
Una vibrante, intensa e condivisa lezio-
ne di “cultura del senso dello Stato”
quella che, nel silenzio ovattato del
Teatro Comunale di Nardò, si è potu-
ta condividere il 21 ottobre scorso a
Nardò, grazie all'autorevole contributo
di Raffaele Cantone e Paolo Ielo, pro-
tagonisti, con Gianluca Di Feo, di un
convegno organizzato dal Rotary Club
Nardò in un incontro che, nell’analizza-
re come la corruzione rende inefficace
le buone pratiche di governo, ha cerca-
to di individuare la via per perseguire
un’integrità morale, culturale, politica
da lungo tempo smarrita nel nostro
Paese.
Al centro del confronto, dal tema si-
gnificativo “Il triangolo opaco: etica,
economia e corruzione”, vi erano le
interrelazioni, spesso conflittuali, tra la
Magistratura e la politica che sul terre-
no dell’economia e della gestione della
cosa pubblica si confrontano, e talora
si scontrano, in un rapporto che all’e-
stero viene costantemente monitorato,
ma che in Italia si tende a rimuovere
e a seppellire sotto una montagna di
polemiche, sminuendo i pericoli e i
rischi per la democrazia stessa che un
sistema di corruzione diffusa comporta.
Con un accenno all’indagine di “Mani
pulite”, Gianluca Di Feo, vicedirettore
di "Repubblica", ha aperto una serata
straordinaria per l’antico teatro comu-
nale di Nardò, offerta dal Rotary Club
presieduto da Marcello De Simone che
ha voluto sottolineare l’impegno del
sodalizio nella promozione dei valori
civili della trasparenza e della parteci-
pazione, principi cardine della nostra
democrazia. In sala, un pubblico parti-
colarmente qualificato e interessato ai
temi e al confronto.
Tra le tante autorità, anche il colonnel-
lo Cosimo Di Gesù, dal luglio scorso
comandante della Guardia di Finanza
di Roma. Cantone e Ielo sono due “pa-
ladini” del buon governo, della traspa-
renza e dell’efficienza della gestione
della cosa pubblica: Raffaele Cantone
è presidente dell’Autorità italiana anti-
corruzione (Anac); Paolo Ielo è procura-
tore aggiunto di Roma e il più giovane
magistrato di quel
pool
di giudici che
chiuse le porte della Prima Repubblica.
Cantone, da solo poche ore rientrato in
Italia, era reduce dalla visita ufficiale
di Stato negli Stati Uniti e dall’incontro
della delegazione italiana, di cui era
componente, con il Presidente Barack
Obama. Da Washington, direttamente
a Nardò per partecipare a un incontro
che ha avuto grande eco sulla stampa
nazionale. Nonostante la stanchezza,
non si è sottratto, con grande cortesia
e affabilità, nemmeno agli immancabi-
li selfie sulla scalinata del teatro con
tanti estimatori che lo vedono come ba-
luardo, simbolo del “senso dello Stato”
e delle istituzioni. “La corruzione – ha
spiegato ai giovani presenti – non è più
solo un reato contro la pubblica am-
ministrazione. È riduttivo pensarlo. Si
tratta, invece, di un sistema che mette
in discussione l’intero vivere civile. E
non è errato mettere in collegamento
questo fenomeno con quello della fuga
di cervelli dall’Italia, perché proprio la
corruzione riduce le opportunità per
coloro che valgono, a favore di altri”.
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