IL ROTARY SUL TERRITORIO 53
E’ TEMPO DI CRISI. E’ TEMPO DI ROTARY
OPINIONI
Raffaele Pallotta di Acquapendente
La crisi mondiale che ci ha investito e
che sembra in Italia aver inchiodato il
nostro apparato produttivo e, purtrop-
po, diminuito anche il nostro potenziale
imprenditoriale, ha determinato un co-
stante aumento della disoccupazione,
l’insicurezza per i nostri giovani di poter
trovare in Patria un lavoro e per gli anzia-
ni di poterlo conservare. Per questi ultimi
è difficile diminuire il disaggio d’essere,
con le loro pensioni, continuamente indi-
cati da economisti e media tra i respon-
sabili del debito nazionale visto che l’età
di godimento (?) della stessa si è, ringra-
ziando Dio, in media prolungata. Il dato
è preoccupante e di difficile soluzione in
una nazione che sembra aver perduto il
gusto della comprensione reciproca e la
necessità di dover collaborare per otte-
nere vantaggi, o minori disagi, per tutti al
di sopra dell’interesse di schieramento.
E’ purtroppo a conoscenza di tutti noi la
povertà dignitosa in cui vivono o, sareb-
be meglio dire, sopravvivono tanti amici
che non riescono più, con i loro introiti,
ad affrontare la vita di tutti i giorni con la
dignità cui erano abituati. Tra l’altro an-
che parecchie dimissioni dai nostri club
nascondono, con le scuse più variate, la
difficoltà finanziaria di poter mantenere
gli impegni economici e di vita che la no-
stra associazione comporta. E’ il momen-
to di fare scendere in campo la nostra
azione e i nostri valori rotariani di vita
per tentare di portare il nostro aiuto a
risolvere nel medio e lungo termine la si-
tuazione socio - ambientale e soprattutto
morale della nostra comunità. Non pos-
siamo più schermarci con la nostra pre-
tesa e assurda apoliticità che non esiste
perché più di altri noi dobbiamo essere
inseriti nella politica sociale di migliora-
mento delle condizioni di vita nei nostri
comuni, nelle nostre regioni, nella nostra
Patria. Per farlo è, invece, necessario
essere sempre più presenti nella vita po-
litica e amministrativa del nostro Paese.
Dobbiamo impegnarci in ogni schiera-
mento politico per migliorare la qualità
morale e professionale di chi guida le
sorti della nostra vita comune. Come as-
sociazione siamo e dobbiamo rimanere
apartitici, ma come rotariani abbiamo il
dovere di militare in ogni schieramento
che tenda a migliorare la Res Pubblica,
invogliando e preparando anche i nostri
rotaractiani a interessarsene attivamen-
te con la moralità e la concretezza che
è propria del nostro essere rotariani. Ol-
tre a tutto potremmo dimostrare che si
può operare, sia pure in partiti diversi,
con cordialità per raggiungere il comu-
ne obiettivo di migliorare le condizioni
economiche e sociali della nostra comu-
nità nazionale, mediante la cultura della
legalità, della comprensione e della reci-
proca stima che è patrimonio comune di
noi rotariani. Non possiamo, in questo
momento travagliato della nostra vita,
continuare a vederci per ascoltare ora-
tori di varie materie culturali e artistiche
che possiamo opportunamente rimanda-
re a tempi migliori. Ne possiamo indiriz-
zare la nostra attenzione, e quelle scarse
risorse finanziarie che possiamo racco-
gliere, solo al tentativo di migliorare le
sorti di popolazioni sofferenti e lontane.
Non possiamo continuare a ripeterci che
non vogliamo sporcarci con la politica
perché, se così fosse, non potremo poi
permetterci di giudicare negativamen-
te il comportamento di coloro che vi si
dedicano, ai quali avremo lasciato libero
il campo. Quando i nemici sono alle por-
te, si serrano i ranghi e si deve pensare,
innanzi tutto, ai propri concittadini biso-
gnosi e disperati. Dobbiamo darci da fare
con le professionalità che abbiamo tra di
noi per studiare, impegnarci, suggerire e
ideare qualsiasi tipo di programmazione
sociale e produttiva per alleviare il disa-
gio attuale e, soprattutto, per migliorare
il futuro di tutti noi perché possa esse-
re determinato da una classe politica
migliore nell’onestà, nella competenza
e nella moralità pubblica e privata che
diano esempio, com’è giusto che sia, di
dedizione disinteressata a favore degli al-
tri. Vi è molto da fare! Dimostriamo che
il Rotary è un’opportunità esistenziale
ed essenziale per la comunità e non solo
una rotellina da mostrare all’occhiello.
Q
Il Rotary Club Pesaro alla Festa nazionale turca
In occasione della Festa Nazionale della Repub-
blica di Turchia il presidente del “Rotary Club
Pesaro” Fiorenzo Peri è stato invitato, insieme
alla signora Ambra, al ricevimento organizzato
dall’Ambasciata turca a Roma presso lo Stato Ital-
iano. All’evento era presente anche l’ambasciatore
Giorgio Girelli, socio del Club “Pesaro Rossini” e
promotore della riunione tenutasi l’estate scorsa
a Pesaro, sotto il coordinamento del presidente
della Associazione degli industriali Pagliano e del
direttore Giordano (assistente del Governatore del
Distretto 2090), tra il rappresentante di Ankara
in Italia ed a San Marino, Hakki Akil, e Confin-
dustria Pesaro. L’ambasciatore Akil era stato os-
pite, a conclusione della sua visita, del “Rotary
Club Pesaro”.
Fiorenzo Peri, la signora Zeynep Akil, l’ambascia-
tore Hakki Akil, la signora Peri e l’ambasciatore
Giorgio Girelli nella sede diplomatica turca.
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