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LE GIORNATE ITALIANE DEL PRESIDENTE
C
è una meta ricorrente nei viaggi
dei Presidenti del Rotary Inter-
national. Per il suo fascino, per
la sua storica affermazione, per il rife-
rimento che rappresenta nel più ampio
senso culturale e religioso, tanto per il
mondo cattolico, così come per il dia-
logo interreligioso, Roma è la città che
tutti desiderano visitare. E dove negli
anni è stata riservata ai vertici rotariani
l’accoglienza ai più alti livelli istituzio-
nali che si riserva per protocollo ai capi
di stato.
E così è stato anche quest’anno, per il
Presidente Kalyan Banerjee, il cui viag-
gio in Italia ha preso le mosse proprio
dalla capitale.
In visita ufficiale, programmata anche
in prospettiva della partecipazione al
Rotary Institute di Milano, accompa-
gnato dall’inseparabile moglie Binota
e dal Segretario Generale John Hewko
con Margarita, il Presidente del Rotary
International è stato accolto dal Board
Director Elio Cerini e dalla perfetta or-
ganizzazione del Distretto 2080, coordi-
nata dal Governatore in carica Daniela
Tranquilli Franceschetti.
Cinquecento Soci rotariani, tra i quali
una nutrita rappresentanza dei Gover-
natori in carica dei Distretti italiani,
hanno dato loro formalmente il ben-
venuto in Italia l’11 di ottobre, con una
cena di gala all’Hotel Parco dei Prin-
cipi. In un denso intervento in cui ha
voluto richiamare i principi ispiratori
dell’essere rotariani il Presidente ha
ripreso le linee guida dell’anno, attra-
verso le enfasi su famiglia, continuità e
innovazione.
“(…)
se desideriamo davvero vive-
re un mondo più gioioso, dobbiamo
prima di tutto essere certi che la pace
sia all’interno delle nostre famiglie e
che nel loro ambito ci siano le risorse
per crescere in prosperità e per anda-
re avanti. Le nostre famiglie sono la
base fondante della comunità; il loro
stato condiziona fortemente per rifles-
so lo stato della nazione.
(…)
nelle molte aree su cui abbiamo
concentrato fino a oggi il nostro im-
pegno per l’umanità, abbiamo avuto
successo, dal lavoro per l’alfabetizza-
zione, per la salute, per l’acqua sana.
Dobbiamo esserne fieri, senza essere
però soddisfatti dei risultati raggiun-
ti, per poter trarre sempre nuova ispi-
razione al servizio, ed essere in grado
di superare i nostri stessi traguardi.
(…)
Il cambiamento, l’innovazione
sono le vere ragioni per cui siamo
qui. Se desideriamo fermare il degra-
do ambientale, ridurre la mortalità
infantile e prevenire la fame, dobbia-
mo essere noi stessi lo strumento per
il cambiamento e riconoscere che que-
sto deve prendere le mosse in ciascuno
di noi, in tutti noi. Per far crescere
questi desideri, dobbiamo pensare
diversamente, esplorare nuove pro-
spettive. Credo che sia una grande op-
portunità, in questa direzione, l’aver
Una panoramica di Roma.
Nella pagina a fianco: l’incontro di Kalyan e Binota
Banerjee con S.S. Benedetto XVI
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