CONVENTION INTERNAZIONALE 17
di rifugio. In una poesia, Jal ha descritto
il viaggio e gli effetti che ha avuto su di
lui.
Ho raggiunto il punto più basso come
essere umano durante la mia fuga”, ha
dichiarato “Ero arrabbiato. Volevo fare
del male a quelli che avevano ucciso la
mia famiglia e i miei amici. Ma ho impa-
rato a perdonare. È una lotta costante
per me. Il perdono costituisce un per-
corso per la pace”.
Un addetto ai soccorsi britannico incon-
trò Jal durante la sua fuga, e lo aiutò a
raggiungere il Kenya. A poco a poco, Jal
scoprì che la musica costituiva un modo
per poter condividere la sua storia. Fon-
da GUA Africa, un’organizzazione che
lavora con singoli, famiglie e comunità
per aiutarli a superare gli effetti della
guerra e della povertà.
Chulalongkorn
Durante una sessione di discussio-
ne svoltasi durante la giornata, alcu-
ni borsisti rotariani hanno discusso
i successi del Centro della pace del
Rotary presso la Chulalongkorn Uni-
versity di Bangkok. Gli ex compagni
di classe Erinma Bell e Charles Allen
hanno parlato dello scetticismo provato
all’inizio, riguardo al fatto di non avere
molto in comune. Bell è un attivista per
la pace di Manchester, Inghilterra, e Al-
len è un funzionario di polizia a Victoria,
Australia.
Abbiamo avuto rapporti difficili con gli
agenti di polizia dove lavoro”, ha spie-
gato Bell. “Ma io ero interessato a come
la polizia aveva affrontato la criminalità
nell’area in cui vive Allen”.
Dopo aver discusso come arginare la
violenza fino a tarda notte bevendo del
tè, entrambi avevano concluso di avere,
in effetti, molto in comune.
Alla fine ci siamo resi conto di aver
fatto la stessa cosa: abbiamo deciso di
risolvere i conflitti attraverso la coo-
perazione dei membri della comunità,
del governo e delle agenzie non gover-
native”, ha affermato Allen. “Il nostro
rapporto professionale non si è conclu-
so quando abbiamo lasciato Chulalon-
gkorn”.
Rimanendo in contatto, hanno provve-
duto a sviluppare un programma di lea-
dership per i giovani sudanesi che vivo-
no nella periferia di Dandenong, uno dei
quartieri pattugliati dal dipartimento di
polizia in cui lavora Allen.
Molti di questi ragazzi erano disimpe-
gnati e privi di speranza”, ha detto Al-
len. “Il nostro obiettivo era di renderli
attivi nella comunità in modo da fargli
vedere la differenza che avrebbero po-
tuto fare”.
I loro ex compagni di classe stanno an-
che lavorando su un’iniziativa per aiuta-
re a far sparire le pistole dalle strade di
Manchester, dove lavora Bell.
Una delle cose più importanti che ho
appreso dal programma del Rotary
è stata la possibilità di comprendere
dove sta la differenza tra il manteni-
mento della pace, l’edificazione della
pace e la pace”, ha affermato Bell. “Esi-
ste una differenza, e può essere realiz-
zata sia per la guerra che nelle zone col-
pite dai disastri, e così pure nelle aree
urbane affette da conflitti. Ho imparato
che non basta solo parlare di risolvere i
conflitti; occorre riunirsi insieme e fare
cose che producono risultati. Il Rota-
ry riesce a mettere questo in evidenza
molto bene”.
Q
Foto di gruppo dei Rotary Peace Fellows durante il
Rotary World Peace Symposium e la Rotary Alumni
Celebration
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