CONVENTION INTERNAZIONALE 23
hanno trovato il coraggio e la volontà di
ricostruire la loro vita e le loro comunità.
Esse hanno realizzato che l’unione delle
donne mirata all’azione non era una scel-
ta, ma bensì un modo di vivere”. “Proprio
come i Rotariani, queste donne vedono
il servizio a favore dell’umanità come
un mandato da svolgere”, ha aggiunto.Il
mondo non ha ancora ben chiaro il vero
significato di servizio, secondo la Gbo-
wee, e i Rotariani e i borsisti della pace
devono unire le loro forze per aiutare il
mondo a capire che cosa si può ottene-
re col servizio. “Le sfide del mondo non
possono essere risolte attraverso il pen-
siero individualistico. Queste sfide devo-
no essere affontate da gruppi di individui
che capiscano che la forza collettiva e
l’altruismo sono l’unica via da seguire”,
ha spiegato. “A volte, le idee più pazze-
sche possono portare al cambiamento
più impressionante”.
Lavorare per la pace
I borsisti della pace si sono alzati per un
applauso alla Gbowee. Yolanda Cowan,
borsista della pace 2003-2005 presso la
Sciences Po di Parigi che lavora in Libe-
ria per l’UNICEF, ha potuto testimoniare
in prima persona l’impatto che la Gbo-
wee ha avuto sulle donne del Paese. “Lei
è un mito e una figura meravigliosa per
la società liberiana”, ha spiegato. “Il suo
messaggio oggi consisteva nel lottare
con coraggio per quello in cui si crede.
Lei ha dato la forza a tante donne”. All’i-
nizio il Presidente eletto del Consiglio
di Amministrazione della RF, Wilfrid J.
Wilkinson, aveva ringraziato i borsisti
per il loro lavoro e aveva elogiato il pro-
gramma dei Centri della pace del Rotary,
che quest’anno celebra il suo 10mo anni-
versario. “Abbiamo aumentato di molto
le risorse miranti all’edificazione della
pace”, ha continuato a dire Wilkinson.
La fornitura di acqua pulita, cibo e istru-
zione a tutti i bambini permetteranno di
affrontare la causa della guerra alle sue
radici. Con tutte le forze positive che
stiamo creando, come si fa a non credere
che la pace è possibile?”.
Q
e
è
ITALIANI
ALLA CONVENTION,
UN RECORD
C
LAUDIO
C
ASTELLARI
Lunedì sette maggio 2012, nel primissimo
pomeriggio, 2012 congressisti delle più diver-
se nazionalità, si sono radunati presso l’Arena
dell’Impact, per dar vita al “the biggest smile”:
noi c’eravamo, in “maglia azzurra”, nella parte
superiore dell’occhio sinistro, a rappresentare
l’Italia. “YES WE CAN”: questa corale promessa
di intenti è risuonata, con potente entusiasmo,
anche nel corso di una sessione plenaria, a Ban-
gkok. Anche noi Italiani, abbiamo dimostrato di
sapere e volere dare di più, pro Bangkok 2012.
L’Italia, infatti, con ben 410 iscritti, prima as-
soluta in Europa, per la prima volta nella storia,
ha spiccato il volo e non solo in senso metafo-
rico: ben undici ore e mezza di volo, se diretto,
e ben cinque ore di fuso orario, con l’ora legale,
ci separano da Bangkok.
ONCE IN A LIFETIME: sono diverse, e tutte im-
portanti, le declinazioni di “almeno una volta
nella vita”, in relazione a Bangkok 2012:
-
Tanti italiani iscritti, in assoluto per la prima
volta, ad una Convention Internazionale del
Rotary International;
-
Tanti, per la prima volta, al di fuori dei confini
europei;
-
Quasi tutti, per la prima volta, ad una Conven-
tion in oriente;
-
Quasi tutti, per la prima volta in Thailandia.
E la Thailandia, “terra libera” gentile e sorriden-
te ha voluto e saputo dare di più, accogliendoci
in maniera egregia. Esemplare ed ammirevole
l’impegno, fantastica l’operosità, magistrale l’a-
bilità manuale, ricca di tradizioni e contenuti
antichi, l’eleganza di riti e costumi e, non ul-
tima, strepitosa la generosità nei confronti del
Rotary International. Doveroso è, ricordare che
si tratta di una popolazione che, neanche pochi
mesi fa, ha subito la tragedia di una alluvione
spaventosa e, solo pochi anni fa, l’immane ca-
tastrofe di uno tsunami che l’ha letteralmente
prostrata. Ma lo spirito Thai non si è arreso, nè
piegato ed anzi … ha dato il meglio di se, in
ogni angolo del paese, come noi congressisti
possiamo efficacemente testimoniare.
E Bangkok, metropoli mondiale di ben 12 mi-
lioni di abitanti censiti e verosimilmente 15
milioni effettivi, ha dato sensazionale riscontro
alle più rosee aspettative e in una tipica atmo-
sfera orientale, di contestuale coesistenza di riti
antichi e intensi ritmi moderni. ci ha garantito
un’accoglienza straordinaria, tra colori sfolgo-
ranti e sorrisi smaglianti. Convention memora-
bile: anche la tradizionale serata dell’ospitalità
è stata spettacolare: musiche, danze, profumi,
sapori, frutta sapientemente intagliata, orchi-
dee e fiori di loto a profusione, hanno incor-
niciato magnificamente un quadro rotariano
internazionale, straordinario. Abbiamo vissuto
un’esperienza indimenticabile e in maniera
piena e spensierata, abbiamo coniugato Rota-
ry, amicizia, svago, cultura e divertimento nella
formula più originale.
I HAVE A DREAM AN ITALIAN TEAM = un so-
gno realizzato, un successo tutto italiano.
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