ROTARY |
giugno 2012
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Talassemia, dalla Liguria alla Sicilia
un ponte di solidarietà verso il Marocco
Giovanni Bonfiglio
Tutti i bambini sognano di diventare
grandi: aiutiamoli! L’aiuto è possibile
attraverso l’azione concorde di uomini
che s’identificano in comuni ideali uma-
nitari e in un’organizzazione efficace ed
efficiente.
Con questo spirito il Distretto 2110 Sici-
lia e Malta ha aderito nell’anno in corso
al progetto Talassemia, allo scopo di
sollevare dal peso di una malattia mor-
tale e deformante un paese, il Marocco,
nel quale il male è ancora sconosciuto
alla maggior parte della popolazione e
la mortalità, soprattutto infantile, rag-
giunge il picco del 100%. Il progetto,
iniziato tre anni fa dall’Ospedale Gaslini
e dal Rotary di Genova, ha una duplice
anima: formare il personale medico-
infermieristico per la cura della talas-
semia in Marocco; informatizzando e
rinnovando le strutture ospedaliere già
esistenti, e promuovere azioni a favore
della popolazione marocchina residen-
te in Italia.
Sabato 19 maggio 2012, a conclusione
di un anno d’intensa attività, si è svol-
to a Catania il Forum Distrettuale su
TALASSEMIA-MAROCCO: Progetto
di solidarietà pluriennale del Distret-
to 2110 - Sicilia e Malta”. L’analfabeti-
smo diffuso, la mancanza di risorse, la
condizione di subalternità della donna,
sono l’humus che favorisce il mante-
nersi e il diffondersi in tanti paesi di un
morbo che la scienza, oggi, è in grado
di isolare e persino di estirpare. La via
d’uscita dal male è la prevenzione; stra-
da da tempo percorsa in Sicilia, con
grande successo.
Prevenzione significa divulgazione, ri-
cerca scientifica, compartecipazione. È
molto importante lavorare a fianco del-
le istituzioni e a favore delle famiglie,
diffondere cultura e sapere, avvicinarsi
alla gente che soffre. In tale direzione
si è mossa l’equipe che il Distretto 2110
ha messo in campo con grande entusia-
smo sospinto dalla ferma volontà del
suo Governatore, Concetto Lombardo,
e coordinata da Emilio Cottini, affian-
cato da Paolo Corradino in qualità di
delegato allo sviluppo dei progetti sul
territorio.
In meno di un anno si è compiuto un
miracolo: il Rotary ha dato una speran-
za di vita a chi non l’aveva e insegnato
che i bambini possono essere curati in
ambienti specializzati a contatto con
persone che sanno prendersi cura di
loro. Attraverso un Maching grant, che
ha visto la compartecipazione del club
di Casablanca Mers Sultan (Distret-
to 9010), di 34 club del Distretto 2110,
dello stesso Distretto e della Rotary
Foundation, si è dato inizio presso l’o-
spedale di Unjda in Marocco, allo scre-
ening della popolazione della zona nord
del paese donando un’apparecchiatura
elettro - medicale per l’aliferesi del san-
gue; mentre in Sicilia si sta attuando
uno stage di formazione per il personale
medico e parasanitario marocchino che
attuerà in programma di prevenzione e
cura in Marocco. Ancora, negli ospedali
siciliani aderenti all’iniziativa si sta dan-
do inizio al programma di prevenzione
e cura dei marocchini residenti nel no-
stro territorio. In contemporanea si è
attivata un’importante azione di coordi-
namento tra gli ospedali operanti in Ma-
rocco, i centri trapianti e il centro tra-
sfusionale, arricchendoli nel personale
e nelle strutture e realizzando a poli di
eccellenza per la prevenzione e la cura.
Si è lavorato quasi sul nulla, aprendo le
porte della scienza e sensibilizzando la
popolazione e le autorità. Oggi, in Ma-
Concetto Lombardo durante i lavori di aggiornamento sul progetto con i relatori e gli ospiti intervenuti
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