ROTARY |
giugno 2012
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ShelterBox e Rotary
verso il futuro
Mario Baraldi
Non c’è bisogno della sfera di cristallo
per sapere che in tutto il mondo possono
accadere ciclicamente calamità natura-
li. Gli uomini avveduti sanno che questi
eventi si possono affrontare solo se si è
preparati “alla bisogna” in modo serio.
Il diffondersi della Protezione Civile in
tutti i paesi sviluppati è indice di tale ne-
cessità di preparazione agli eventi con
l’intento di salvare il salvabile.
L’ottica dell’aiuto alle popolazioni colpite
da calamità naturali è stata il “primum
movens” della creazione da parte di
Tom Henderson della ShelterBox, nata
nel 2000 a Helston in Cornovaglia (UK)
come un progetto rotariano. In 10 anni
ShelterBox si è estesa in 21 paesi operan-
do in stretta collaborazione con molta
parte del mondo rotariano. L’accordo uf-
ficiale siglato agli inizi del 2012 tra il Ro-
tary International e ShelterBox Interna-
tional consente oggi, di esternare la più
viva soddisfazione per il riconoscimento
di ShelterBox come first Rotary Project
Partner. Il Centro ShelterBox sorto a
Modena nel 2010 (
-
teritaly.it) è divenuto rapidamente un’as-
sociazione O.N.L.U.S. e conta circa 200
soci di estrazione prevalentemente rota-
riana come del resto lo sono i 5 soci fon-
datori (Mario Baraldi, Mauro Bompani,
Marco Bongiovanni, Fabrizio Forghieri,
Tarcisio Fornaciari) e i 35 volontari che
compongono attualmente l’organigram-
ma del direttivo. L’idea ShelterBox è vin-
cente poiché è semplice: in una scatola
di 50 kg è compreso ciò che serve alla
sopravvivenza immediata dopo una ca-
lamità naturale (escluso naturalmente il
cibo e l’assistenza medica). E’ bello sape-
re che ShelterBox ha già messo a dispo-
sizione delle popolazioni mondiali nel
corso di diverse calamità più di 106.000
tende e credo sia bello pensare che spar-
se in 5 grandi magazzini nel mondo siano
pronte per essere donate ai bisognosi le
necessarie ShelterBoxes. Ciò è possibile
grazie alle donazioni. Mentre stavo pre-
parando questo breve testo si è scatena-
to il terremoto in Emilia con morti, feriti,
sfollati e milioni di euro di danni. In Italia
la Protezione Civile funziona bene ed è
attrezzata. Siamo comunque orgogliosi
di aver potuto portare anche il nostro
primo piccolo aiuto come ShelterBo-
xCenterItaly ad alcuni piccoli centri
della bassa modenese come Dogaro
di San Felice sul Panaro (MO), grazie
all’entusiastica attivazione di Giovan-
na Riccò e Francesca Fiorini entrambe
componenti del direttivo.
Quando si distribuiscono tende e sup-
pellettili ai terremotati è necessario poi
provvedere a sostituirle nei magazzini
per essere operativi nel futuro. Ciò è pos-
sibile soltanto se la sensibilità del mondo
rotariano continuerà a funzionare e se
i Club nei vari distretti italiani daranno
visibilità a ShelterBox ospitandone i pro-
motori. L’ideale per dare continuità all’a-
zione di ShelterBox sarebbe l’attivazione
di un service annuale: una donazione a
ShelterBox di 750 Euro all’anno non ap-
pare un progetto troppo complesso da
perseguire ma potrebbe rappresentare
un grande sostegno a coloro che si stan-
no impegnando nella nuova sfida di es-
sere di aiuto alle popolazioni colpite da
calamità.
Q
LA STORIA DI
SHELTERBOX CENTER ITALY
Nel corso della XXVII Assemblea Distrettuale te-
nuta a Firenze il 9 maggio 2009 il Governatore
2009-2010
del Distretto 2070, Mario Baraldi,
metteva al corrente tutti i Rotariani convenuti
della attività svolta dalla ShelterBox in Abruzzo
in occasione del terremoto portando all’Aquila
370
shelterboxes contenenti tende capaci di
ospitare fino a 3700 persone. A Firenze il Go-
vernatore Baraldi ha proposto la creazione di
una affiliata italiana della ShelterBox in modo
da facilitare la collaborazione con la ShelterBox
inglese e con l’intento di coinvolgere i rotariani
in una diretta azione di volontariato. Il terremoto
di Haiti nel corso del 2010 ha fornito tale occa-
sione. L’impegno del Distretto 2070 e dei Club
si è concretizzato nella raccolta della somma
necessaria per l’acquisto di 43 shelterboxes. A
Montreal, nell’ambito del Congresso Internazio-
nale 2010, Lasse Petersen (UK) e John Diska
(
France) hanno interpellato ufficialmente il Gov.
Baraldi, visto il suo impegno nel settore, affinché
si attivasse nella creazione di una affiliata Shel-
terBox italiana. L’impegno è stato formalizzato
con l’invito a partecipare alla Convention inter-
nazionale dei responsabili di ShelterBox già atti-
vati nel mondo, in Cornovaglia nel mese di luglio
2010
presso la sede ufficiale di ShelterBox, Hel-
ston (UK) e dall’incontro con Tom Henderson,
Fondatore e Presidente della ShelterBox. Allo
scopo, è stata formalizzata, con regolare Statuto
e Atto notarile, l’Associazione ONLUS denomina-
ta ShelterBox Center Italy a cui successivamente
sono state assegnate come aree di competenza
i distretti 2070-2080-2090-2100-2110-2120.
L’Associazione è ora aperta alle iscrizioni. Chi
volesse associarsi può compilare il modulo ed
eventualmente fare una donazione per l’acquisto
di shelterboxes da inviare a coloro che richiedo-
no aiuto in tutto il mondo utilizzando il seguente
IBAN: IT57T0538712900000001943402.
1...,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59 61,62,63,64,65,66,67,68