Rivista Rotary | Aprile 2014 - page 61

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NOTIZIE ITALIA
La promozione del patrimonio archeo-
logico del sito può costituire un volano
di sviluppo per l’intero comprensorio
dell’agro picentino, che vanta una note-
vole potenzialità turistica grazie anche
alle ricche risorse culturali e ambien-
tali. Il progetto si fonda sulla collabo-
razione tra il Rotary Club Salerno-Pi-
centia, il Comune di Pontecagnano
Faiano, la direzione regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici, con le Soprin-
tendenze per i Beni Archeologici e per i
Beni Architettonici e Paesaggistici della
provincia di Salerno, le università di Sa-
lerno e del Molise e Legambiente Cam-
pania. La scuola offre la possibilità di
partecipare alle indagini archeologiche
che si terranno nei mesi estivi nell’a-
rea del Parco Archeologico della città
etrusca. Gli iscritti saranno impegnati
negli scavi, nella registrazione ed elabo-
razione dei dati, nella ripulitura e nella
classificazione dei materiali rinvenuti.
L’esperienza pratica sarà integrata da
lezioni dedicate alla metodologia dello
scavo archeologico e alle tecniche di
rilievo grafico e fotografico, con il sup-
porto di un aggiornato know-how tecni-
co e strumentale. La partecipazione alle
attività archeologiche sarà integrata da
visite guidate ai principali siti arche-
ologici regionali, e da escursioni nelle
colline dell’agro picentino, alla scoperta
di un territorio poco noto, ma ricco di
bellezze naturali, costellato da monu-
menti pieni di storia e di tradizioni.
IL SITO ARCHEOLOGICO
Picentia, secondo Strabone, fu fondata dai romani trasferendo nell’a-
gro picentino una parte della popolazione adriatica dei piceni sconfitti
nel 268 a.C. I resti dell’abitato sono stati portati alla luce nell’area del
Parco Archeologico: la strada principale (il decumano) incrocia ortogo-
nalmente un asse minore (il cardo), definendo un’insula in cui edifici
abitativi e impianti artigianali si sovrappongono in una complessa stra-
tificazione che va dal III secolo a.C. al V-VI d.C.
Il centro romano subentra a un più importante ed esteso insediamento
etrusco, fondato all’inizio del IX secolo a.C. Le necropoli, distribuite
intorno all’abitato, hanno restituito circa 10.000 tombe. Una significa-
tiva selezione dei corredi funerari è esposta nel museo, dov’è possibile
ripercorrere la storia dell’insediamento ammirando, in particolare, le
ricche sepolture dei principi del periodo orientalizzante (VII sec. a.C.).
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