Rivista Rotary | Giugno 2014 - page 10

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ROTARY
giugno 2014
NOTIZIE INTERNAZIONALI
Distretto 6400, che copre parte dell’Ontario e del Michigan,
per procurare 1600 reti letto per le famiglie povere di Kara-
chi, la prima tappa del loro viaggio di sei giorni. Quando i ge-
nitori della città di Gulshan-e-Iqbal portano i bambini a farsi
vaccinare, possono tornare a casa e farli riposare in un letto.
In Karachi, membri del team lavorano a una sottocampagna
di vaccinazione, presso la storica stazione dei treni di Canton-
ment. Questa campagna supplementare cerca di intercettare
la popolazione in movimento attraverso il Paese. Questa dà
agli operatori sanitari una possibilità maggiore di vaccinare
i bambini in transito che potrebbero saltare le campagne di
vaccinazione nelle loro aree di appartenenza, e che seguono
le famiglie da una parte all’altra del Paese. Inoltre offre
un’occasione per educare la popolazione. Gli operatori si
confrontano con la disinformazione e la controinformazione
del Pakistan, racconta Aruna. “La pubblicità negativa che
echeggia intorno al vaccino della polio ha un impatto sulle
vite dei lavoratori che cercano di fare del bene”, spiega. “La
Commissione Polio Plus del Pakistan sta combattendo questa
battaglia da molto tempo, e stanno lavorando sodo per visita-
re tutti i gruppi etnici e per educare le famiglie”.
Il team ha sentito i resoconti delle violenze perpetrate dai
talebani a nord di Rawalpindi e a Lahore negli ultimi giorni
della loro permanenza, ma i Koushik non ne sono rimasti
intimiditi. Hanno guidato un gruppo in Afghanistan nel 2012
e Shiva ha visitato la Nigeria in un altro viaggio del Rotary nel
2010. Hanno viaggiato abbastanza da capire che il successo
dipende da una pianificazione attenta, e hanno perciò coor-
dinato i loro interventi a stretto contatto con la Commissione
Polio Plus pakistana.
“Noi abbiamo molta fiducia nei rotariani, e loro sanno che
prendiamo ogni precauzione” ci dice Aruna. “Raccoman-
diamo ai membri del team di aver sempre con sé i propri
documenti, in modo tale che, in caso di emergenza, si possa
andare direttamente all’aeroporto”.
Uno dei primi ostacoli erano i censimenti. Il team aveva ori-
ginariamente pianificato la giornata a fine agosto, ma a causa
delle tensioni dovute alle recenti elezioni, questa è slittata a
inizio dicembre. “Prima di partire, molti ci chiesero se era-
vamo nervosi”, racconta Shiva. “E un poco lo eravamo, ma
siccome ci eravamo preparati bene e i rotariani furono così
attenti e accorti, abbiamo potuto rilassarci un poco”.
Shiva e Aruna sono nati nel sud dell’India, vicino a Chennai
e cresciuti vicino a Mumbai. Parlano diversi dialetti locali, tra
cui l’urdi e l’hindi, entrambi diffusamente parlati in Pakistan.
“Quando torno e vedo le vittime della polio in India, Pakistan,
Afghanistan, mi viene voglia di piangere, poiché sarebbero
bastate due gocce di vaccino e non avrebbero sofferto” dice
Aruna. “Questa è la nostra lotta. Vogliamo aiutare il Rotary a
eradicare la polio, non importa come”.
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