Rivista Rotary | Dicembre 2015 - page 16

15 dicembre - la splendida cornice di una Firenze già pronta
per le prossime festività natalizie ha ospitato il primo con-
gresso interdistrettuale Interact, dove ragazzi provenienti da
Toscana, Abruzzo, Lazio, Sardegna, Campania e Calabria,
dei distretti 2071, 2080, 2090 e 2100, hanno avuto modo
di incontrarsi, conoscersi e confrontarsi in una tre giorni, da
venerdì 11 a domenica 13, di formazione che ha portato ad
accrescere l’unione interactiana dei vari partecipanti di di-
stretti diversi per storia, cultura e tradizione.
La conferenza, che si è svolta presso la sala convegni del
Grand Hotel Adriatico, aveva come tema: “La nostra società
è tutta da buttare?”. Dopo i tradizionali inni, il saluto di
Olimpia Masotti, RD distretto Interact 2071 e un augurio di
buon lavoro da parte delle autorità rotariane presenti, tra cui:
Arrigo Rispoli, coordinatore zona 12-13 nuove generazioni;
Mauro Lubrani, governatore Distretto 2071; Franco Angotti,
PDG; Matteo Grassi, RD Rotaract 2071; e Carlo Francini Vez-
zosi, in rappresentanza del Rotary Club Firenze.
“I relatori della conferenza sono stati due”, ci riferisce Olim-
pia Masotti “il Dr. Giancarlo Petri, e Debora delle Macchie”.
Il primo, psicologo e psicoterapeuta, ci ha presentato la
problematica dei giovani catapultati in una società sempre
più pessimista, contrapposta ad alcune realtà, quali il mondo
Interact, che ha dimostrato ancora una volta entusiasmo, vo-
glia di mettersi alla prova e di collaborare per apportare alla
società il cambiamento di cui ha bisogno.
Debora delle Macchie, invece, ci ha parlato della AISM, (As-
sociazione Italiana Sclerosi Multipla) alla quale è rivolto il
service nazionale Interact, presentandoci vari progetti da cui
prendere spunto per aiutare direttamente i malati di sclerosi
multipla o la ricerca scientifica, oppure sensibilizzare la po-
polazione riguardo alla malattia”.
La partecipazione da parte dei ragazzi, che sono intervenuti
con domande e osservazioni al termine di entrambe le re-
lazioni, è stata notevole, grazie anche alla presenza di 40
allievi della scuola delle Scienze Aeronautiche Militari G.
Douhet di Firenze che, da non interactiani, hanno presentato
le loro osservazioni in un’ottica diversa da quella rotariana: il
confronto è stato, così, “formativo e informativo”.
La tre giorni si è conclusa con il consueto scambio di mail e
promessa di contatti per un futuro ancora più collaborativo e
una cena di gala presso Villa Vecchia, sulle colline fiorentine,
al termine della quale è stata organizzata una lotteria il cui
ricavato è stato interamente devoluto come service all’AISM.
“In conclusione”, riprende Olimpia Masotti “possiamo dire
che, oltre a essere stata un’esperienza indimenticabile per
l’armonia creatasi, è stata senz’altro stimolante ed educativa;
difatti si è andato a ricreare il concetto che ci sta tanto a
cuore della famiglia rotariana, unita per stare bene e far del
bene contemporaneamente”.
CONGRESSO NAZIONALE INTERACT
un Natale sotto il "cupolone"
A Firenze il primo congresso Interact: 4 distretti, 15 club, più di 100 ragazzi.
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