Rivista Rotary | Dicembre 2015 - page 22

Nel 2000 gli stati membri delle Nazioni Unite adottarono gli Obiet-
tivi di Sviluppo del Millennio (OSM, in Inglese MDGs) impegnandosi
a dimezzare la povertà e la fame entro il 2015 e a ottenere altri
importanti risultati, in particolare assumendo impegni specifici
per l’infanzia tra cui quello di assicurare l’accesso all’istruzione
elementare a tutti i bambini e le bambine e di ridurre la mortalità
infantile e materna.
Nonostante i progressi compiuti, in molti Paesi alcuni obiettivi sono
ancora lontani dall’essere raggiunti. A volte, anche dove sono stati
raggiunti, il processo non è avvenuto in modo equo e ha provocato
un inasprimento delle disuguaglianze.
Tuttavia, nonostante alcuni limiti, i risultati sono stati importanti,
tanto che prima della fine del 2015, il 25 settembre, nel corso
dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 193 leader mondiali
hanno sottoscritto gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS, in In-
glese SDGs) che sostituiscono gli OSM.
Gli OSS sono il risultato di un processo che, prevedendo la più am-
pia partecipazione di istituzioni statali, organizzazioni della società
civile, accademici e scienziati, è riuscito a ripensare gli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio in un’ottica di lungo periodo, centrando
l’attenzione dell’agenda globale sullo sviluppo sostenibile.
Gli OSS tengono conto dell’esperienza fatta nel perseguimento degli
OSM e sono più articolati, più dettagliati e più pragmatici. Hanno
una portata più ampia e, soprattutto, adottano un approccio diverso:
mentre gli OSM si applicavano solo ai paesi poveri, gli OSS hanno
una portata globale; gli obiettivi saranno rilevanti per tutti i paesi e
tutti saranno tenuti a contribuire al loro raggiungimento.
I 17 punti degli OSS insieme ai loro 169 target da realizzare mirano
ad affrontare gli ostacoli sistemici allo sviluppo sostenibile, come l’i-
neguaglianza, i sistemi di produzione e di consumo non sostenibili,
le infrastrutture inadeguate e la mancanza di occupazioni dignitose.
Gli OSS sono descritti nel documento
Sustainable Development Go-
als: Introducing the 2030 Agenda for Sustainable Development
e i
punti chiave sono rappresentati dalle cosiddette cinque P: persone,
pianeta, prosperità, pace e partnership.
I punti non sono elencati in ordine d’importanza ma i primi due
(sotto la prima P) sono certamente rilevanti: la povertà e la fame.
Il primo ha come obiettivo la fine della povertà in tutte le sue forme
e ovunque nel pianeta, considerando che un miliardo di persone
OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
rotta verso l'obiettivo globale Zero Hunger
Una rapida analisi dei 17 punti degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (2015-2030) approvati dalle Nazioni Unite.
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