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In ognuna delle occasioni formali, i ro-
tariani americani, prima di iniziare la
conviviale, hanno recitato una forma
di preghiera cumulativa in cui, oltre al
richiamo ai principi fondanti degli Stati
Uniti d’America, è stato citato anche il
nostro team per una serena visita degli
Stati Uniti e per il nostro rientro.
Al termine di uno dei due meeting
abbiamo potuto visitare un’officina,
sede di un loro service riguardante
la produzione di sistemi compatti di
sanificazione dell’acqua, sia per uso
potabile, sia per uso sanitario. I gruppi
preassemblati, completi di servizi igie-
nici e depuratori per l’acqua, sono già
stati installati, sia in Sud America, sia
in Africa, e usati anche a Saint Louis
dopo la devastazione causata dall’ura-
gano Katrina, e ad Haiti, subito dopo
il tremendo terremoto di due anni fa.
Alla preparazione degli skid, progettati
da un rotariano, lavorano volontari sia
rotariani, che non, con un’organizza-
zione, devo dire, invidiabile. Presso
ogni banco di lavoro (ne ho contati 7),
ciascun volontario trova il materiale da
montare e un volumetto di istruzioni
dello stesso livello delle migliori istru-
zioni di montaggio prodotti dalle più
importanti aziende del mondo nel cam-
po del montaggio mobili “fai da te”. È,
poi, presente un’area di prove e collau-
di e un’area magazzino per la spedizio-
ne del materiale preassemblato. Buona
parte dei componenti utilizzati è dona-
ta gratuitamente, o al costo, da impor-
tanti aziende americane, così come il
trasporto presso la sede identificata;
l’installazione nel sito di destinazione
viene condotta da un tecnico rotariano.
L’attività, di veramente ridotta spesa
e tanta resa, è già sostenuta da molti
RC e distretti americani; con gli amici
americani ci siamo ripromessi per un
futuro coinvolgimento dei nostri club e
dei nostri distretti.
Durante il nostro RFE, le attività si
sono diversificate tra visite culturali
(la grande Charleston e Beaufort sono
città piene di bellissime residenze e
tenute di proprietari terrieri risalenti
ai primi dell’800) e visite storiche (a
Charleston, nell’aprile del 1860, è sta-
to sparato il primo colpo di cannone
della sanguinosissima guerra di seces-
sione americana durata 4 anni e mezzo
e che ha comportato tantissime vittime
tra i due fronti), facendo a noi scoprire
due belle città, piene di storia, a noi
sconosciute.
Ancora una volta, quest’esperienza ne-
gli USA ha confermato che avere come
ospiti degli amici rotariani vuol dire
aprire i propri cuori, scambiare idee e
progetti per service e attività dei club e
dei distretti; vuol dire conoscere perso-
ne con culture diverse, vivere i principi
del Rotary ed esserne convinti testimo-
ni in ogni parte del mondo! Si entra
da rotariani in casa di rotariani e se ne
esce da amici per la vita.
M
AURO
DELLE
C
HIAIE
