Rivista Rotary | Ottobre 2015 - page 65

NOTIZIE ITALIA
DISTRETTI 2041 E 2042
Scambio Giovani
Primo Global Grant assegnato a studentessa in scambio in Italia
Stimolare la conoscenza di nuove cultu-
re ed aiutare i giovani ad allargare il loro
respiro internazionale la comprensione
di usi, costumi, religioni diverse per aiu-
tare a creare una Società migliore è uno
degli scopi principali del programma
Scambio Giovani del Rotary Interna-
tional che da più di 40 anni permette
a studenti di tutto il mondo di entrare
in contatto con nuovi stili di vita per-
mettendo loro di accrescere in maniera
significativa il loro bagaglio culturale.
Ma a volte l’entrare a contatto con nuove
realtà genera anche nuove opportunità
che grazie all’aiuto della Rotary Founda-
tion ed al supporto costante della Com-
missione Scambio giovani dei distretti
2041 e 2042 possono diventare delle
splendide realtà. Ed è in quest’ottica
che raccontiamo il bel risultato ottenuto
dalla nostra commissione grazie alla
collaborazione con la commissione di-
strettuale Rotary Foundation.
Nell’anno rotariano 2008/2009 arrivò in
Italia, con il programma Scambio Giova-
ni una ragazza di nome Halcyon Garrett.
Halcy (cosi viene simpaticamente chia-
mata dai membri della commissione)
durante il suo periodo di scambio si im-
pegna attivamente sia negli studi, con-
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questo problema, cercando di fornire
stimoli essenziali allo sviluppo dei bam-
bini, molti dei quali arrivano all’A.M.A.
dal passaparola delle famiglie o dalla
scuola, ma non dalla neuropsichiatria
infantile. Il progetto di rete vuole dare
indicazioni molto pratiche su metodi e
strategie, con un monitoraggio continuo
della situazione.” Fra i numerosi inter-
venti, particolarmente importante è sta-
to quello del neuropsichiatra infantile
Carlo Muzio, che ha sottolineato come
vi sia oggi “un’enorme differenza di co-
noscenze rispetto a vent’anni fa, specie
sulle modalità di azione. L’autismo non
è più considerato una condizione unica,
ma un insieme di disturbi dello sviluppo
che restano per tutta la vita e si mani-
festano con una deviazione dalla norma.
Non c’è un bambino autistico uguale
all’altro ed i disturbi cambiano, mano a
mano che le persone crescono: ci sono
tre livelli di gravità, ma il primo segnale
è un bambino che non parla e non co-
munica. C’è poi il ritardo psicomotorio,
che riguarda non solo il movimento,
ma anche l’articolazione dei suoni che
formano le parole e nella sintassi di ar-
ticolazione delle frasi: a tutto questo si
accompagnano grande inattività o gran-
de irritabilità.” I progetti dell’AMA sono
stati realizzati in collaborazione con le
cooperative educative “Vedogiovane” e
“MOMO”, per la quale è intervenuta la
dott.ssa Alice Conforti: inoltre, nel corso
del convegno è stato proiettato un video
documento realizzato dal Rotary Club di
Asti, in cui sono state mostrate le diver-
se attività di sostegno compiute dagli
educatori a domicilio, al “Trovamici”
di via Monti, oppure in occasione del
doposcuola scolastico.
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