Rivista Rotary | Giugno 2016 - page 39

Rinunciare a delle ore di relax, per
fare fotografie durante le ore magiche
appena prima del tramonto. Prendere
un caffè con un soggetto da ritrarre e
conoscerlo un po’ prima di prendere
in mano la macchina fotografica. An-
dare in biblioteca e studiare le opere
dei tuoi fotografi preferiti: cosa fanno
loro che puoi rifare anche tu? Il digi-
tale rende più facile provare qualsiasi
cosa, ma tiene traccia delle opere e
ci costruisce sopra. Mostra le tue foto
agli amici; ottieni i loro feedback.
I tuoi fotografi sono andati sino alla
fine del mondo, sott’acqua, in zone
di guerra, per ottenere delle storie.
Cosa li guida?
Tutti loro hanno molta passione e
amano molto il lavoro che svolgono.
Sono degli specialisti. Alcuni sono
specialisti nel fotografare le persone
nel bel mezzo di un conflitto arma-
to o in situazioni di morte. Ci sono
ovviamente i fotografi specializzati
sulla natura: sono appassionati degli
animali che stanno fotografando. Ciò
che li rende diversi è che ognuno di
loro farebbe lo stesso lavoro anche se
non fosse pagato.
Un fotografo, Marcus Bleasdale, dice
di pensare alle sue foto come fossero
un inizio. Il suo obiettivo è di fare il
colpo grosso grazie alla forza che l’im-
magine avrà nelle mani di chi l’osser-
va. Quali sono i successi più grandi del
“National Geographic” nel cambiare il
modo in cui la gente pensa e agisce?
Più o meno nello stesso periodo in
cui Marcus stava fotografando i pe-
ricoli del conflitto delle risorse na-
turali usate nei prodotti tecnologici,
degli uccelli migratori erano sotto
trattamento in Albania. Il lavoro del
fotografo David Guttenfelder e dello
scrittore Jonathan Franzen si è con-
cluso con la necessità di azioni del
governo per proteggerli. Molte delle
opere che hanno fatto i nostri scien-
ziati e i nostri fotografi sott’acqua so-
no legate direttamente alla creazione
di zone di protezione marina. Questo
è l’obiettivo della nuova società: di
continuare quel lavoro e pubblicizza-
re tante di queste imprese per porta-
re il cambiamento.
Nei prossimi 20 anni, quale sarà se-
condo lei la differenza principale nel
modo in cui otteniamo le informa-
zioni?
Le informazioni diventeranno anco-
ra più mirate, più personali. Grazie
all’estrazione dei dati, agli algoritmi,
e a tutto ciò che deriva dall’intelli-
genza artificiale riusciremo ad avere
le informazioni che vogliamo prima
ancora di sapere che le vogliamo
avere. Inoltre, grazie alla continua
evoluzione dei vari dispositivi mobili,
essi diventeranno dei veri e propri
annunciatori e ricevitori di informa-
zioni in tempo reale, alimentati dagli
individui e non più dalle istituzioni.
L’informazione è diventata sempre
meno filtrata, visibile virtualmente
in tempo reale in ogni angolo del
mondo. Noi siamo sia consumatori,
sia creatori dell’informazione, dipen-
de solo da che tasto scegliamo di
toccare. Se si pensa ai dispositivi
mobili come a dei sensori, noi pos-
sediamo un’abilità senza precedenti
di raccogliere dati su noi stessi e sul
nostro pianeta, trasformando quei
dati in oggetti concreti per migliorare
le nostre vite. Il nostro è un tempo
potente ed emozionante.
Il fotografo Marcus Bleasdale ha
documentato le condizioni racca-
priccianti, la violenza e la manodo-
pera infantile nella Repubblica De-
mocratica del Congo per rispondere
alla domanda di minerali usati nei
dispositivi elettronici.
Nelle pagine precedenti
Un bambino lavora in una miniera
gestita dalla milizia a Watsa.
A sinistra
Un bambino soldato con un mitra-
gliatore va in bicicletta fino al cam-
po base durante un combattimento
nella regione di Ituri nel 2003. Ble-
asdale continua il suo lavoro per
convincere i governi e le imprese a
cambiare le loro politiche e rifiutare
i conflitti per le risorse naturali. Co-
me risultato, Intel ha vietato questi
conflitti armati.
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