Rivista Rotary | Aprile 2017

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Costituzione ICC, Italia/Gran Bretagna-Irlanda
Mario G iannola
Manchester, giovedì 6 e venerdì 7 aprile 2017.
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C OMITATI I NTERPAESE
CIP
Quando nel luglio 1923 fu deciso che il Rotary approdasse in
Italia, l’approccio iniziale con la realtà milanese fu tutt’altro
che facile, sia perché si trattava di un’associazione praticamen-
te sconosciuta, sia per la naturale diffidenza verso l’adesione a
un sodalizio di origine statunitense, profondamente diverso per
storia, cultura e tradizioni.
Promotori furono due inglesi che da tempo abitavano e operava-
no professionalmente nel capoluogo lombardo: James Hender-
son, di origine scozzese, e Leo Culleton, di origine irlandese. Il
successo dell’operazione può senza dubbio essere attribuito al-
la loro origine e alla loro cultura anglosassone che contribuirono
a diffondere lo spirito del Rotary, favorendone la comprensione,
la condivisione e la futura diffusione.
E così si giunse alla sera di quel 20 novembre 1923, quando
la Sala Manzoni del Caffè Cova si prestò a degna cornice della
cerimonia inaugurale del Rotary Club Milano, che elesse come
primo presidente proprio James Henderson.
Sotto un certo profilo può ben dirsi che il Regno Unito non fu
estraneo alla nascita del Rotary in Italia. La nascita del Comi-
tato Italia/Gran Bretagna-Irlanda, celebrata a Manchester, non
ha precedenti e rappresenta la tappa conclusiva di un percorso
comune di formazione, che mosse i primi passi in occasione
della Conferenza Presidenziale a Cannes nel febbraio 2016,
presente il Presidente RI Ravindran. Un percorso che ha visto
i nostri Paesi vicini e uniti nel vivere e superare momenti an-
che difficili che hanno profondamente segnato la nostra storia
comune.
L’ICC Italia . assume oggi un significato straordinario e
profondo, addirittura profetico, in un momento storico e poli-
tico assai problematico, in cui si avvertono sinistri scricchiolii
che percorrono le fondamenta di quel sogno europeo, a seguito
della scelta scissionista proprio della Gran Bretagna e delle
posizioni euroscettiche che serpeggiano nell’opinione pubblica
dei vari Paesi. L’uscita della Gran Bretagna dall’UE, la Brexit,
che ha indubbiamente diviso il Regno Uniti con Inghilterra e
Galles favorevoli, Scozia e Irlanda contrari, vede nell’appena
nato Comitato InterPaese un profondo segno di amicizia, la
volontà di condividere un lavoro comune, di unire.
La celebrazione del 60° anniversario dei Trattati Europei è stata
descritta dai più autorevoli quotidiani come “la festa triste di
una Europa senz’anima”: Roma blindata, poliziotti ovunque,
i voli interdetti, saracinesche serrate, tutti i musei e i luoghi
pubblici chiusi, i turisti invitati a restare negli hotel.
Domina, purtroppo, la paura, anzi il terrore dopo le tragiche
notizie giunte proprio da Londra. E allora: ben venga il C.I.P.
Italia e ben venga il Rotary per offrire motivi di speranza.