ROTARY |
aprile 2012
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ta alle quattro del mattino, come all’una
del pomeriggio. Era una situazione as-
solutamente condizionante, che impe-
diva ai bambini di andare a scuola e agli
adulti di mantenere il proprio lavoro:
non aspettare in fila significava perdere
la propria razione di acqua della giorna-
ta. Da questa condizione le famiglie si
sono liberate pur nella pochezza delle
risorse disponibili. È sufficiente sapere
che una famiglia composta da tre perso-
ne, con un lavoro può guadagnare circa
cento dollari al mese, per capire quan-
to la frustrazione abbia inciso sul desi-
derio di riscatto, ottenuto con risorse
accumulate dalla comunità e qualche
sponsorizzazione, che hanno permes-
so di raccogliere soldi sufficienti per
affrontare la perforazione di due pozzi.
Hanno acquistato un grande serbatoio
per l’acqua e realizzato una conduttura
in metallo con piccoli tubi, che sembra
un impianto elettrico. Nel loro piccolo
contesto hanno sostanzialmente rea-
lizzato un servizio per l’acqua a domi-
cilio, organizzandosi con due persone
di staff e seguendo un preciso piano di
fornitura su prenotazione, a pagamen-
to e disponibile per tutte le famiglie, in
orari tali da non compromettere la vita
ordinaria dei singoli. “Le persone sono
contente di poter avere l’acqua quando
vogliono, a pagamento, perché spesso
questo evita loro di dover rinunciare al
lavoro”.
Questa è la storia di un piccolo suc-
cesso, ma rappresenta un esempio di
assoluto rilievo. Le persone che l’han-
no realizzata sono tra le più povere e
meno influenti del mondo. Ma molte
fra loro lavorano nelle case delle classi
più agiate di Delhi, e pertanto sono per-
fettamente consapevoli che è possibile
avere una fornitura regolare di acqua.
Ma la cosa più importante di tutte è
che la gente di Ranpuri Pahadi sa tre
cose che chi è abituato a un facile ac-
cesso all’acqua ignora. Che l’acqua sia
considerata o meno un diritto umano,
il solo fatto che sia dichiarata tale non
porta di per sé a nessuno un bicchiere
d’acqua. Ora conoscono il vero valore
economico dell’acqua pulita, sicura, di-
sponibile.
E tutti sono consapevoli che l’acqua
a costo zero, in realtà è spesso molto
costosa. Quella fornita dal distributo-
re pubblico si poteva avere senza pa-
gare nulla in contanti. E l’acqua che i
residenti hanno oggi è, in termini occi-
dentali, comunque cara: una famiglia
spende da uno a due giorni di stipendio
per l’acqua ogni mese, il che significhe-
rebbe per una famiglia occidentale di
reddito pari a circa 50.000 dollari, pa-
gare una bolletta mensile da 140 a 280
dollari. Ma questo non cambia le con-
dizioni di convenienza per gli indiani,
dal momento che il costo sostenuto ha
migliorato e migliora ogni mese le con-
dizioni e le prospettive delle loro vite.
L’acqua pulita e disponibile è alla base
non solo della salute e del benessere
sociale generale, ma delle opportunità
economiche di sviluppo. In occidente,
con un costo mensile per l’acqua as-
solutamente contenuto, non pensiamo
forse per neppure dieci minuti all’anno
al suo vero valore, ne abbiamo perso i
riferimenti, soprattutto in relazione alla
situazione attuale di criticità diffusa.
Nel viaggiare per quattro anni in tutto il
mondo, cercando di comprendere i pro-
blemi idrici e lo stato della nostra rela-
zione con l’acqua, dal più povero villag-
gio di qualsiasi paese in via di sviluppo
alle più evolute e irrigate coltivazioni
occidentali, ho realizzato quattro cose,
indipendenti dalla mia destinazione: si
avvicina minacciosa un’era di sempre
maggiore scarsità idrica, dovuta allo
sviluppo economico (chi sta meglio
economicamente utilizza più acqua),
imprevedibilità climatica, sviluppo de-
mografico. Dovremo necessariamente
fare uso più intelligente dell’acqua.
Ovunque, un’incredibile ondata di inno-
vazione si sta propagando nel mondo
dell’acqua. Nuove tecnologie ci consen-
tono di riutilizzare l’acqua e di monito-
rarne l’uso per una minore dispersione.
È lo stesso tipo di incredibile trasfor-
mazione che ha interessato le teleco-
municazioni, i computer, la medicina, e
i media negli ultimi 20 anni. È arrivata
un po’ in ritardo per l’acqua, ma appena
in tempo. E’ importante che tutti matu-
rino la consapevolezza che i costi per
l’acqua devono essere sostenuti in qual-
siasi situazione, economica e geografi-
ca. Noi tutti paghiamo troppo poco per
averla. La gente del mondo sviluppato è
persuasa che il servizio idrico dovrebbe
essere gratuito, o perlopiù tale; come
risultato si assiste a una mancanza
pressoché totale di risorse e di investi-
L’ACQUA PULITA
E DISPONIBILE
È ALLA BASE DELLA SALUTE,
DEL BENESSERE SOCIALE,
DELLE OPPORTUNITÀ
DI SVILUPPO ECONOMICO
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