ROTARY |
aprile 2012
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di forma allungata, diretto lungo un asse
sudest-nordovest; sulla sua sponda meri-
dionale sorge la città di Syracuse. Il lago
è considerato uno dei laghi più inquinati
degli Stati Uniti, sebbene i programmi di
salvaguardia ambientale condotti a parti-
re dagli anni Settanta abbiano migliorato
la qualità delle acque. Il suo nome deriva
dagli Onondaga, una delle Sei Nazioni
irochesi. Il lago era al centro della re-
gione abitata dagli irochesi prima dell’e-
splorazione europea; sulle sue sponde fu
fondata la Confederazione Irochese. In
seguito, anche a causa della costruzione
del Canale Erie, la regione fu colonizzata
dagli europei, che si accentrarono nella
città di Syracuse, dove si andava svilup-
pando l’industria dell’estrazione del sale.
Questa scaricava i suoi rifiuti nel lago,
che iniziò ad inquinarsi con l’aumento
dei cloruri, del sodio e del calcio; inoltre
le fogne di Syracuse defluivano diretta-
mente nel lago, portandovi fosforo, am-
moniaca e nitriti. Ulteriori industrie chi-
miche provocarono l’aumento dei livelli
di mercurio. I primi miglioramenti nel
livello d’inquinamento vi furono nei pri-
mi anni Settanta, con l’approvazione del
Clean Water Act; nel 1989 fu fondato l’O-
nondaga Lake Management Conference,
cui partecipano i rappresentanti degli
enti locali e dell’Environmental Protec-
tion Agency, con lo scopo di migliorare
la qualità del lago. I livelli di fosforo, am-
moniaca e cloruri sono molto diminuiti
rispetto agli anni precedenti, grazi ai pro-
grammi di recupero ambientale.
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SPAZZATURA
Il fiume Citarum, in Indonesia, è stato
soprannominato il fiume più inquinato
del mondo. Circa 5 milioni di persone
vivono sulle sponde del fiume, e molti di
essi si appoggiano su questa risorsa idri-
ca per ottenere acqua ad uso domestico
e da bere. Il corso indonesiano, lungo
322
km, raccoglie gli scarichi di oltre 500
industrie e, con buone probabilità, stra-
vince il titolo che gli è stato attribuito.
C’è talmente tanta immondizia sulla sua
superficie che per la maggior parte del
suo tracciato è impossibile vedere l’ac-
qua. Sulle rive si è sviluppato un mercato
fiorente: dato che è praticamente impos-
sibile pescare qualcosa di vivo nelle sue
acque, gli abitanti hanno iniziato un com-
mercio dei rifiuti che vi scorrono. Il gua-
dagno permette loro di sopravvivere, an-
che se le malattie che quell’acqua putrida
porta in dono sono molte e pericolose.
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INTOSSICAZIONE DA PIOMBO
Le Ande territorio incontamina-
to? Certamente non La Oroya, città mi-
neraria aggrappata a 4.000 metri d’altez-
za sulle Ande peruviane. Qui, nel 1922,
una compagnia americana decide di co-
struire un grande complesso minerario
per l’estrazione e la lavorazione dei mi-
nerali di cui il sottosuolo è ricco, come
rame e piombo. L’area immediatamente
circostante a La Oroya ne è imbevuta
fino in profondità, ma la contaminazione
arriva anche a pascoli e villaggi lontani,
trasportata per chilometri dai forti venti
di montagna. Anche le scorie solide ven-
gono scaricate senza controlli, rilascian-
do il loro carico di veleni nel terreno e
nelle falde acquifere. Studi delle autorità
sanitarie e ambientali del Perù hanno di-
mostrato che il novantanove per cento
dei bambini di La Oroya presenta con-
centrazioni di piombo nel sangue anche
tre volte oltre i limiti. Livelli di piombo
oltre la norma sono stati riscontrati nel
sangue dei neonati, che lo assorbono
direttamente dalla mamma. L’intossica-
zione da piombo ha effetti devastanti
sul sistema nervoso, compromettendo
gravemente il normale sviluppo mentale
e nervoso dei bambini e minacciando,
quindi, anche le generazioni future.
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INDUSTRIALIZZAZIONE
La rapida crescita economica
della Cina ha portato cambiamenti so-
stanziali nell’ambiente, nelle modalità
di trasporto, nella costruzione delle
abitazioni e nelle abitudini di vita, con
conseguenti ripercussioni sulla salute
degli abitanti. In particolare, l’industria-
lizzazione, la rapida motorizzazione,
l’invecchiamento della popolazione,
l’urbanizzazione e le forti disuguaglian-
ze che si presentano nel paese, oltre ai
cambiamenti culturali, hanno alterato
il quadro epidemiologico complessivo.
La provincia di Henan è una delle aree
più povere della Cina e anche delle più
degradate a causa dell’insediamento
intensivo e incontrollato di industrie
che hanno profondamente inquinato il
bacino del fiume Huai. Qui si registrano
anche altissimi livelli d’inquinamento
dell’aria visibili a occhio nudo, sotto
forma di dense nuvole di polveri sotti-
li. Da queste parti la patologia tumorale
è così diffusa che i centri urbani sono
stati definiti “I villaggi del cancro”. A
Huangmengyng, uno di questi, fra il
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