ROTARY |
aprile 2012
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ACQUE INQUINATE
Persino in paesi a diffusa e moderna
conoscenza dei trattamenti possibili per
le acque inquinate, le spiagge sono spes-
so interdette alla popolazione a causa
dell’elevata presenza di batteri. Questo
ci dà la percezione della qualità dell’ac-
qua nei paesi in via di sviluppo, dove si
stima che il 90% delle acque inquinate
sia scaricato nei fiumi e nei laghi, dove
scorre senza alcun trattamento. Le ac-
que nere dell’uomo contengono batteri,
virus e parassiti che possono causare
serie malattie e anche la morte. Il fiume
Yamuna è utilizzato per riti religiosi, ma
è contaminato da centinaia di milioni di
litri di acque di scarico che lo percorro-
no quotidianamente, rendendo impos-
sibile la sopravvivenza di fauna e flora.
Pur rappresentando lo Yamuna un esem-
pio estremo, se non si correrà ai ripari
l’inquinamento dei corsi d’acqua indiani
condurrà ad un prossimo futuro di scar-
sità d’acqua.
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OPERAZIONI DI MINATURA
La minatura può concorrere all’in-
quinamento dell’acqua in diversi modi,
e non solo nella circostanza di rottura
di dighe destinate alla tenuta dei residui
di lavorazione. La pioggia può lavare le
munizioni utilizzate per le esplosioni e
contaminare acque vicine, anche con re-
sidui metallici e composti sulfurei dalle
rocce esposte durante i processi di per-
forazione. Succede spesso con l’utilizzo
del cianuro nelle miniere per l’estrazione
dell’oro che si provochino anche conta-
minazioni del suolo. Classico esempio di
acque inquinate da queste attività è il fiu-
me King, in un’area sottoposta a perfora-
zioni per oltre un secolo. Per quanto l’at-
tività sia terminata nel 1995, la presenza
di agenti inquinanti derivanti è ancora
elevata lungo tutto il fiume.
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INQUINAMENTI DA NUTRIENTI
La parola nutrienti evoca un significa-
to esclusivamente positivo, l’eccessivo
utilizzo di nutrienti come azoto e fosforo
possono provocare danni all’ecosistema
costiero. Incrementando la presenza di
alghe e causando la diminuzione dell’os-
sigeno che ne consegue, possono essere
la ragione di morte dei pesci e di distru-
zione di altre forme di vita acquatica. I
nutrienti raggiungono le coste sia attra-
verso la dispersione di acque inquinate
che in conseguenza dell’inquinamento
dell’aria, e generano la formazione di al-
ghe tossiche che causano maree rosse e
marroni. Si provoca un grave danno alla
catena alimentare, che raggiunge l’uomo
attraverso il pescato. Non solo, la morte
delle alghe tossiche compromette come
effetto finale, vaste aree sommerse che
vengono definite morte per la mancanza
di attività di rigenerazione floro-faunisti-
ca. Diverse maree, nel 1997, hanno in-
teressato la Chesapeake Bay, causando
morie di pesci e problemi per l’uomo.
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RADIOATTIVITA’
E’ quasi scontato ricondurre qualsi-
asi discorso sull’inquinamento da nubi
radioattive, all’incidente avvenuto nel
1986
nell’allora Unione Sovietica, a
Chernobyl. Ma è il lago Karachay a po-
ter essere definito il luogo più inquinato
della terra. Negli anni ’50 era utilizzato
come luogo di raccolta delle scorie ra-
dioattive del centro militare di produzio-
ne di armamentari di Mayak, dove un’e-
splosione, nel 1957, ha generato ulteriori
contaminazioni della regione. Nel 1967
una violenta siccità, per la quale il livello
delle acque del lago si è notevolmente
ridotto, ha scoperto residui radioattivi i
cui micro frammenti si sono sparsi per il
vento oltre un raggio di 50 km.
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PERDITE DI GREGGIO
Le perdite di greggio contaminano
qualsiasi cosa sulla faccia della terra e
soffocano le piante, bloccando l’irradia-
zione solare. I pesci e le piante muoiono
sia per diretto contatto con il greggio
che per la sua presenza, anche rarefatta,
nella catena alimentare, nel suolo come
sott’acqua. Si stima che il delta del Niger,
sulla costa occidentale dell’Africa - dove
sono stati costruiti oltre 600 impianti di
estrazione - estragga tanto greggio quan-
to ne viene sprecato dalle perdite su
base annuale di una importante multina-
zionale del settore. Le perdite possono
essere causate da condutture degradate,
stazioni di pompaggio, piattaforme di
estrazione, ma nel 98% dei casi, secondo
uno dei maggiori produttori, partner del
governo nigeriano, sono causa di atti di
vandalismo, piuttosto che di danni infra-
strutturali.
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EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA
Uno studio del Programma ambien-
tale delle Nazioni Unite, condotto nel
2009
stima che gli oceani di tutto il mon-
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