Rotary | Ottobre 2013 - page 72

NOTIZIE ITALIA
72
ROTARY
ottobre 2013
Attività e servizio nei Distretti
D. 2071
I "Campi Solari", RC e
Associazione "Crescere"
Nei pressi di Castiglion Fiorentino i
cinque Club dell’Area Etruria (Arezzo,
Arezzo Est, Casentino, Cortona Valdi-
chiana e Sansepolcro Pier della Fran-
cesca) stanno attuando un il Progetto
Distrettuale per l'annata 2013–2014
denominato "Campi solari", iniziativa
che è stata possibile grazie alla colla-
borazione dell'Associazione "Crescere",
che progetta e realizza interventi in
tutto il territorio aretino a favore delle
persone disabili e, nel caso specifico,
si è posta l’obiettivo del recupero e
dell'attività ludica dei 32 bambini au-
tistici ospitati.
Il progetto “Campi Solari” si concre-
tizza in un percorso che i ragazzi com-
piono assieme alle proprie famiglie. Il
percorso inizia in piscina, ambiente no-
toriamente stimolante, che permette,
attraverso la “Terapia Multisistemica
in Acqua” (TMA), di creare una rela-
zione di attaccamento sicuro tra ope-
ratore e bambino. I bambini potranno
consolidare le competenze e gli inse-
gnamenti acquisiti durante il percorso
riabilitativo ed il progetto permetterà al
bambino di sperimentare utili confronti
in contesti di vita reale, in ambienti
sicuri, e di testare nuove relazioni po-
sitive con opportunità di formazione
e crescita. Grazie al progetto “Campi
Solari”, i bambini con disabilità intel-
lettive potranno ampliare e consolidare
le competenze e gli insegnamenti ac-
quisiti durante il percorso riabilitativo.
Il progetto avrà l’intento di far uscire
“fuori” in uno spazio “altro” il bambino
diversamente abile, che sperimenterà
utili confronti in contesti di vita reale.
Ad ogni bambino è stato assegnato un
operatore.
Gli obiettivi del progetto sono riassumi-
bili nei seguenti punti:
1) Offrire un periodo di occupazione
svago e condivisione ai bambini diver-
samente abili e un momento di riposo
alle famiglie.
2) Offrire un programma educativo
individualizzato che tenga conto non
solo delle predisposizioni e abilità del
bambino, ma anche delle priorità ed
esigenze della famiglia.
3) Offrire al bambino un ambiente
ludico-ricreativo in grado di ospitarlo,
di accettarlo e di capirlo fornendogli
allo stesso tempo un adeguato conte-
nimento.
4) Aumentare l’autostima del bambino,
che si sentirà capace di fare qualcosa
come gli altri, e forse anche meglio
degli altri.
5) Favorire l' "evasione" del bambino
dalla routine quotidiana e l’inserimen-
to-integrazione nel gruppo dei pari.
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