Rotary | Settembre 2013 - page 26

rI
-GENERAZIONE
alcuni Rotariani più anziani, aiutandone uno a comprendere
una caratteristica del cellulare, e spiegando a un altro come
fare qualcosa sul suo pc. Sono stata felice di farlo. Ma i Rota-
riani dovrebbero trattarci come partner nei service, piuttosto
che come personale di servizio.
Alyssa Gapske
Forse non abbiamo le stesse esperienze e risorse, ma siamo
adulti come i Rotariani che conosciamo, e loro possono aiu-
tarci. Non c’è niente di più utile che parlare con noi. La no-
stra generazione forse ha la reputazione di pigroni poco seri.
Ma, in realtà, spesso è il contrario per i giovani del Rotary.
Siamo individui con le nostre qualità.
Holly Ransom
Abbiamo il vivo desiderio di fare la differenza. Non vogliamo
essere patrocinati o gestiti da altri. Accettiamo le tradizioni
positive del club e i diversi modi di servire, anche se alcuni
progetti non ci piacciono particolarmente. Ma i Rotariani
non devono essere troppo critici con i giovani che tentano un
nuovo approccio. I Rotaractiani hanno uno stile di leadership
diverso perché non hanno trent’anni di esperienza, ma sono
costruttivi: il Rotary ci dà tantissimi mezzi per imparare e cre-
scere, e siamo affamati della saggezza e dell’esperienza dei
“vecchi” Rotariani. L'importante è che ci diano l’opportunità
di guidare, insegnandoci a crescere sotto la loro guida.
Krissie Bredin, 28 anni, Rotaract Club di Crosslands, Austra-
lia; partecipante allo scorso RYLA.
Non contesto il fatto che
i rotariani siano alla ricerca di nuovi soci già professionisti o
manager, ma se si vuole reclutare giovani membri, bisogna
ricordarsi che il Rotary ha anche il potere di formare grandi
leader. Per alcuni anni mi sono concentrata sulla presidenza
del mio Club, e su un grande progetto del Rotaract, mentre la
mia carriera ha un po’ rallentato, il che potrebbe rendermi un
candidato meno attarente per il Rotary. Ci sono molte persone
che hanno tempo e passione per fare la differenza nel mondo,
hanno solo bisogno dei Rotariani, per averne l’opportunità.
Sarai un Rotariano tra vent’anni?
Krissie Bredin
Non c’è dubbio che un giorno sarò una Rotariana orgogliosa,
ma ho i miei dubbi su quando questo accadrà. Tra vent’anni?
Sì. Tra cinque? Non credo. Mi sposerò con un socio Rota-
ract alla fine del prossimo anno, proprio quando supererò i
trent’anni e uscirò dal Rotaract. Qualche Rotariano mi ha
incoraggiato a formare un e-club; altri mi hanno suggerito di
fondare un club che abbia come obiettivo le giovani famiglie,
con incontri durante il giorno. E poi? Dovrei forse tornare
all'idea di un club tradizionale, dopo essermi rimessa a lavo-
rare? É mio desiderio sentirmi a casa nel Rotary senza dover
cercare soluzioni alternative in attesa che ciò che mi attende
nei prossimi anni mi renda idonea al Rotary più tradizionale.
Kristi Breisach
Quando si parla della fine del Rotaract per ragioni d’età, sen-
to un po’ di panico. Noi giovani cerchiamo di immaginarci in
quello che chiamiamo “il Rotary grande” e arriviamo sempre
Qualcuno può dare più soldi,
qualcuno più tempo e forza,
e altri aprire le porte
al network Rotariano.
Siamo un’organizzazione più ricca
quando riconosciamo
queste diverse modalità di servizio.
- Greg Garofalo -
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