Rivista Rotary | Marzo 2014 - page 3

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EDITORIALE
Andrea Pernice
La comunicazione, l’immagine pubblica, la sostanza. Uno dei
nodi del Rotary, intricato e dibattuto in tutto il mondo, in tutte
le lingue, da gente di tutte le razze, verso gente di tutte le raz-
ze, è proprio la combinazione di questi fattori. Ora affrontato
con la consapevolezza del suo essere punto fondamentale per la
crescita e lo sviluppo dell’Associazione, sia in termini numerici,
che qualitativi, che percettivi, il tema si ripresenta decisamente
in conseguenza della grande operazione di rebranding.
Una operazione che si prefigge di individuare una condivisa
strategia della comunicazione, quanto meno possibile autore-
ferenziale, e carica di messaggi concreti. Da dove partire? Da
dove trarre i messaggi per catturare l’attenzione dell’opinione pubblica e volgerla al positivo,
perché annebbiata da mancanza di informazione? Dal Servizio, dal senso del vivere secondo
una filosofia, quella rotariana, che coincide con la migliore considerazione dell’educazione
civica, in primo luogo, e con una tensione alla sua naturale applicazione, poi. La campagna
Humanity in Motion racconta questa storia, di uomini e donne che interpretano una propria
funzione civica, nel mettere le rispettive professionalità e le rispettive facce a disposizione
della comunità. Se i cittadini non rotariani, il mondo quindi, percepiranno questo fonda-
mento del nostro essere, l’informazione rapidamente prenderà il posto della disinformazione
e di un certo diffuso disinteresse alle dinamiche associative. Ciò che facciamo, i progetti e
le loro attuazioni, la concretezza delle vie d’azione del Rotary sono il migliore biglietto da
visita, il nostro passaporto. Ma dobbiamo saperle raccontare, non solo attuare. Sono una
carta d’identità senza scadenza, l’immagine sulla quale operare nelle forme richieste da una
comunicazione efficace, per raggiungere la considerazione migliore dell’opinione pubblica.
Che questa forma si attesti su un livello di comunicazione distinto è desiderio condiviso
in tutto il mondo, ben rappresentato dalla campagna This Close, con i volti noti da oriente
a occidente. Il nostro tempo, confuso, sfocato, ammaliante e traditore, ricco di tutto e di
troppo ha bisogno del messaggio del Rotary, come di quello di tutti i soggetti che nel terzo
settore lavorano per l’assottigliamento delle diseguaglianze e la generazione di nuove e de-
mocratiche opportunità. Il messaggio del Rotary deve farsi notare, adesso, perché il Rotary
sia riconosciuto per chiarezza di un messaggio davvero universale e condiviso.
Siamo ciò che stiamo facendo. Dobbiamo essere riconosciuti per questo, anche grazie alla
tradizione che ci ha portati fin qui, per ciò che siamo stati. Iniziative importanti, alleanze
forti e durature, progettualità e sostenibilità, assunzione di posizioni forti e scelte innovati-
ve; rispetto delle diversità, della cultura in senso specifico e generale. Quante cose si pos-
sono dire del Rotary in poche parole, traduzione di molti fatti. Certo è che nella semplicità
si trova la forma di comunicazione migliore per noi. Si tratta di imparare a semplificare il
messaggio, considerato che della qualità dei nostri valori e della nostra sostanza possiamo
essere certi. Impegniamoci per una comunicazione efficace, senza dimenticare che, intan-
to, il Rotary continua a essere quello che fa.
La Polio debilita ancora migliaia di bambini in tutto il mondo.
Con il tuo aiuto, potremo eliminare per sempre questa malattia.
Partecipa. Divulga. Attivati. Entra nella storia.
Pupi Avati
Manca così poco per sconfiggere la Polio.
così poco
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