 
          5  il Presidente RI
        
        
          
            Crescendo a Duncan, Oklahoma, ho sempre dato per scontato
          
        
        
          
            che tutti potessero leggere. Nella mia scuola elementare, non
          
        
        
          
            solo si aspettavano che leggessimo già a sette o otto anni, ma
          
        
        
          
            dovevamo anche leggere alla rovescia. Ognuno di noi faceva
          
        
        
          
            a turno a leggere libri per l’intera classe e, naturalmente,
          
        
        
          
            se volevi leggere ad alta voce all’intero gruppo, mostrando
          
        
        
          
            anche le immagini del libro, dovevi anche saper leggere alla
          
        
        
          
            rovescia. Durante tutto il periodo delle elementari, dovevamo
          
        
        
          
            leggere così, ogni settimana, fino a quando non faceva nes-
          
        
        
          
            suna differenza per noi la direzione in cui leggevamo i libri.
          
        
        
          
            All’epoca, non avevo pensato più di tanto a quella dote acqui-
          
        
        
          
            sita. Ma, qualche mese fa, durante una visita a un progetto
          
        
        
          
            Rotary a Decatur, Alabama, sono entrato in un’aula di prima
          
        
        
          
            elementare e mi è stato chiesto di leggere un libro alla classe
          
        
        
          
            di bambini di sei anni. Naturalmente, sono stato felice di
          
        
        
          
            farlo. Mi sono seduto, ho aperto il libro che avevano scelto
          
        
        
          
            loro, e ho cominciato a leggere a circa 30 alunni, alla rove-
          
        
        
          
            scia, come facevo in seconda elementare. In un certo senso,
          
        
        
          
            stavo facendo quello che avevo imparato più di mezzo secolo
          
        
        
          
            fa. Ma come adulto, e come rotariano, ho visto l’esperienza
          
        
        
          
            in modo diverso. Stavo leggendo a un gruppo di bambini
          
        
        
          
            che stavano imparando a leggere per conto proprio. Eravamo
          
        
        
          
            seduti nella loro classe, un’aula nella quale alcuni rotariani
          
        
        
          
            andavano ogni settimana ad aiutare i bambini a leggere. Non
          
        
        
          
            vi erano dubbi sul fatto che ogni bambino in quell’aula sa-
          
        
        
          
            rebbe diventato un adulto istruito. E tutti ritenevano la cosa
          
        
        
          
            per scontata, così come davano per scontato il fatto che gli
          
        
        
          
            adulti erano interessati a leggere loro un libro, alla rovescia,
          
        
        
          
            per mostrare loro le immagini!
          
        
        
          
            Tutti noi sappiamo che milioni di bambini in tutto il mondo
          
        
        
          
            non sono altrettanto fortunati. Per questo noi abbiamo fatto
          
        
        
          
            dell’alfabetizzazione e dell’educazione di base una priorità
          
        
        
          
            del servizio del Rotary. Mentre ci accingiamo a celebrare il
          
        
        
          
            mese dell’alfabetizzazione nel Rotary, riflettiamo su quanto è
          
        
        
          
            importante il dono che offriamo quando aiutiamo un bambino
          
        
        
          
            a leggere – sia che si tratti di un bambino dall’altra parte del
          
        
        
          
            mondo o di un bambino nella nostra città.
          
        
        
          
            LETTERA DI MARZO