Rivista Rotary | Giugno 2015 - page 14

PHOTO
CONTEST
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ROTARY
giugno 2015
Queste sembrano le foto del tuo libro.
Sono quelle di uno nuovo. Stiamo ridisegnando il Time Magazine. E come prima
cosa creeremo una rubrica permanente. Jake Silverstein, il nuovo capo redattore,
ama la fotografia. Vuole immortalare ogni collaboratore con una foto, settimana
dopo settimana.
Non hai prodotto foto tue fino al 2012. E hai ancora scadenze impellenti ogni
settimana.
C’è qualcosa di pazzo in tutto ciò. Ma questa è una nuova sfida divertente. Ho
deciso di impegnarmi nel far vedere il bello delle persone e l’incredibile, e le luci
di questo edificio mi aiutano molto.
Piano ha volutamente progettato di avere delle luci così inusuali?
Si. Parla spesso di un importante elemento che in architettura si può usare, il più
immateriale dei materiali: la luce. I grattacieli devono essere energeticamente ef-
ficienti, e per questo molti hanno vetri a specchio o scuri. “Edifici con gli occhiali
da sole” li chiama. Invece per questo edificio ha usato aste di ceramica, che bloc-
cano parte della luce, creando delle ombre sorprendenti.
Piano definì questo edificio “foto sensitivo”. Ha amato come le tue foto
hanno saputo immortalare quello che lui chiama “la luce, le ombre, la vi-
brazione”. Pensi che saresti riuscita a fare quelle foto se avessi lavorato da
qualche altra parte?
(Ridendo) Ne dubito. Penso di avere un solo soggetto, questo edificio e le persone
dentro di esso. Ma il mio lavoro rimane comunque quello di editrice, quello cioè di
apprezzare le foto della gente.
Come può un fotografo produrre una foto che conti?
Bisogna fidarsi dell’istinto. Che cosa vuoi rappresentare? Se il proprio interesse
principale è per tramonti, ponti, animali o contesti urbani, bisogna sapere che
sono soggetti già ben sviluppati. Per esempio, vi sono tonnellate di foto del ponte
di Brooklyn, e con questo non dico di non fotografarlo, ma di fare qualcosa con
questo. Qualcosa utilizzando le luci, i frammenti o le composizioni, bisogna ren-
dere la propria foto speciale. Un altro approccio è invece quello di trovare soggetti
SCATTI DI KATHY RYAN, DOVE NON DIVERSAMENTE SPECIFICATO
"Penso che molte persone siano come me, cioè
che siano circondate da immagini affascinanti
nella loro vita quotidiana."
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