Rivista Rotary | Giugno 2015 - page 17

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non così ampiamente riprodotti. Penso che molte persone siano come me, cioè che
siano circondate da immagini affascinanti nella loro vita quotidiana. Ma tendono
a non notarle o a dimenticarsene. Probabilmente ogni lettore di questa rivista ha
accesso, nella propria vita professionale, a qualcosa che altri non possono neanche
immaginare.
E tu punti e scatti semplicemente?
No. Qui entra in gioco l’impegno e la ricerca. Bisogna avere sempre in testa: “mi
prendo cura di questa immagine e lavorandoci posso farle del bene”. Questo non
significa fare 5 scatti e sceglierne 3 da proporre al tuo editore. E neanche 10 o
20. Significa fare centinaia di foto, cercando tra queste veramente quella che
possa valere.
Sei famosa per riuscire a guardare centinaia, se non migliaia di foto e sceglie-
re tra queste le migliori 10 o 12 in pochissimo tempo.
La gente spesso sottovaluta cosa serva per ottenere l’immagine giusta. Si può es-
sere attratti dai giochi di luce e si vuole perciò trovare la giusta luce. O magari si
prediligono le foto in azione e si vuole cogliere l’attimo perfetto. Oppure i luoghi…
Credo che tantissimi abbiano inviato foto di paesaggi per il concorso fotografico
del The Rotarian. Questo è splendido, ma bisognerebbe prima dare un occhio alla
miriade di foto di paesaggi che esistono. Si trovano ovunque su internet. Passare
due ore al giorno navigando in rete e cercando foto. Andando nei musei, o sui siti
museali, e vedere come Turner li dipingeva più di duecento anni prima gli stessi
panorami. Così si allenano gli occhi.
Che errori tipici che commettono i fotografi amatoriali?
Molti possono avere la sensibilità per fare una grande foto, ma bisogna avere anche
l’occhio. La sensibilità sta nel rappresentare la storia e la sensazione che si vuole
trasmettere. L’occhio è quello che ti permette di darne forma. Bisogna guardare
alle proprie foto e chiedersi: “è la migliore composizione possibile? È la migliore
luce possibile? Molti fotografi si fermano a scattare due o tre foto del soggetto.
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