Rivista Rotary | Maggio 2015 - page 57

FOCUS SU BRAND E REPUTAZIONE
57 opinioni
stampe, i contatti, i feedback positivi ricevuti e la presenza
qualificata sia sui media tradizionali che sui social media.
Quest’anno, oltre una comunque sempre elevata attenzione al
tema comunicazione da parte di tutti i governatori, l’elemento
interessante che ho trovato è quello adottato in diversi distretti
di promuovere iniziative comuni ma diffuse sul territorio. Que-
sta è una formula che trovo molto interessante e adeguata al
sistema Rotary che può efficacemente sfruttare la presenza
capillare sul territorio per creare una comunicazione diffusa
attraverso progetti comuni e coordinati in termini di identità.
Quale influenza ha avuto la tua esperienza internazionale
nel lavoro sul territorio?
L’esperienza internazionale mi ha permesso di incontrare e
misurarmi con una quarantina di altri coordinatori regionali
con alcuni dei quali si è instaurato un ottimo rapporto e sono
frequenti gli scambi di idee, di informazioni, le opportunità
di condivisione di quanto fatto nelle diverse parti del mon-
do, cosa fondamentale per mantenere una visione ampia e
non limitata alla nostra sfera territoriale. Rileggere quello
che facciamo in una chiave più ampia ci permette di meglio
ridefinire il nostro impegno nell’associazione, riconsiderare
priorità e strategie e soprattutto comprendere come spesso nel
confronto con quello che è diverso da noi si possano trovare i
semi di una reale comprensione internazionale che è alla base
dell’impegno del Rotary. L’attenzione alle problematiche locali
oggi è fondamentale e imprescindibile ma la nostra forza viene
proprio dal network di risorse professionali a livello interna-
zionale che ci possono aiutare anche a rileggere i problemi
locali in modo diverso e credo spesso con maggiore tolleranza
e disponibilità alla comprensione e al dialogo.
Si parla ancora negativamente del Rotary. Talvolta anche
all'interno. Cosa è stato fatto, cosa si può fare?
I risulati ottenuti sia a livello nazionale che internazionale in
termini di miglioramento della propria immagine pubblica so-
no significativi. Come rotariani spesso siamo portati solo a co-
gliere gli aspetti di una comunicazione negativa, che purtroppo
a volte continua a dipingerci in modo inadeguato e legato a
stereotipi, ma sono anche tantissime le occasioni che posso
testimoniare personalmente in cui da non rotariani viene rico-
nosciuta la nostra credibilità e l’apprezzamento per quello che
facciamo. Dobbiamo lavorare su due fronti uno la comunica-
zione interna per rafforzare l’orgoglio dell’appartenenza, l’altro
continuare a migliorare il nostro posizionamento. Uno non può
escludere l’altro. Se l’azione verso l’interno serve a rafforzare
la nostra compagine non possiamo ignorare che oggi l’azione
del Rotary è totalmente proiettata all’esterno, verso le comuni-
tà locali e internazionali, verso i giovani. La nostra comunica-
zione deve essere adeguata. Bisogna guardare a forme evolute
e integrate di comunicazione, credo che ormai questa sia una
consapevolezza. Non esserci significa essere fuori dal sistema
comunicazione, ed è qualcosa che non possiamo permetterci.
Come hai conciliato gli impegni tra Immagine Pubblica e
Comitato Internazionale Rotaract - Interact?
In questi tre anni ho avuto il privilegio di essere chiamato dal
Rotary a ricoprire un altro incarico a livello internazionale,
come membro del Comitato Internazionale Rotaract-Interact,
la commissione che a livello internazionale svolge funzione
consultiva e di supporto al Board in materie relative a Rotaract
e Interact. Lo scorso anno come Chair della commissione ho
avuto anche la possibilità di coordinare i lavori della precon-
vention del Rotaract di Sydney. Come ex rotaractiano è stata
un’emozione davvero unica, non solo per essere stato parte at-
tiva delle scelte strategiche per i programmi delle nuove gene-
razioni, ma anche per la possibilità che ho avuto di conoscere
rotaractiani di tutte le parti del mondo che stanno facendo un
lavoro straordinario e rappresentano davvero la nostra assicura-
zione per il futuro. Con orgoglio posso dire che ho anche avuto
l’opportunità di seguire i nostri rotaractiani, i distretti italiani,
che oltre a essere sempre tra i primi nel mondo in termini
numerici, negli ultimi anni si sono distinti per i progetti fatti
vincendo per ben due anni consecutivi il riconoscimento per
miglior progetto Rotaract per Europa, Medio Oriente e regioni
dell’Asia Centrale. In questi ultimi mesi poi il programma di
rafforzamento del brand Rotary ha riguardato anche le nuove
generazioni per cui direi che è stata una felice combinazione
per portare avanti in questi ultimi mesi un’azione coordinata
riguardo i miei due impegni internazionali.
1...,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56 58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,...68
Powered by FlippingBook