Rivista Rotary | Novembre 2015 - page 16

mentoring sono alcuni degli aspetti presi in considerazione e
proposti come esempi per stimolare i gruppi di discussione
che si sono susseguiti a questi interventi.
La prima giornata di Institute si chiude con grandi tematiche
analizzate e con stimolanti interventi, capaci di far progredire
l’associazione grazie al confronto, all’apertura e al dibattito.
Il secondo giorno di lavori milanesi è stato aperto dal PDG
Gwenael De Bergevin che ha fatto il punto sui comitati inter-
paese e di come questi rappresentino una solida base per la
costruzione di relazioni pacifiche tra gli stati e le popolazioni.
Il PDG Antonio Strumia ha poi presentato i Rotary Global
Rewards, elencandone i benefici pratici e la semplicità di
coinvolgimento dovuti a questi. Al PRID Elio Cerini è stato
dato il tempo di presentare il piano finanziario dell’anno
corrente del RI, che a fronte di entrate minori prevede co-
munque un aumento del capitale grazie all’importante otti-
mizzazione delle spese previste. Il rappresentante della RF
Orscelik Balkan ha poi avuto qualche minuto per relazionare
sul seminario della Rotary Foundation svoltosi mercoledì, in
cui si è soffermato sull’importanza dei progetti e dei servi-
ce portati avanti grazie ai Global Grant, con finanziamenti
più importanti, senza dispersione di risorse economiche e
umane. A seguire, il maestro di cerimonie Giuseppe Viale
ha relazionato sugli spunti prodotti dai workshop del giorno
precedente, condividendo con tutta la platea i lavori dei
gruppi di discussione. Numerose le criticità emerse tra cui
un’età media dei soci troppo elevata, che direttamente fa
perdere operatività a ogni singolo club. Molti hanno dibattuto
sull’importanza di un buon inserimento dei giovani e delle
donne, per dare forze e risorse nuove all’associazione, senza
dimenticare di integrare i nuovi europei anche in un conte-
sto di club, coinvolgendo al meglio le professionalità che si
trovano a operare nei rispettivi territori. Si è poi soffermato
anche sulla crisi dell’affiliazione, non tanto in un'ottica di
crisi del volontariato, quanto dell’associazionismo, e per
quanto riguarda il caso Rotary dovuto, a volte, da un costo
di appartenenza troppo elevato. Numerosi spunti che tutti i
presenti potranno riportare nei propri distretti e lavorare così
per costruire nuove opportunità.
A conclusione dell’Insitute e prima della presentazione dei
prossimi incontri internazionali, è stato nuovamente il mo-
mento del Presidente Ravindran che ha risposto in maniera
diretta a tutte le domande fattegli. Con il suo stile coinvol-
gente, ma al tempo stesso fermo, ha mostrato ai presenti le
vie da perseguire per portare il Rotary a confrontarsi con il
tempo odierno, superando vecchi modi di vivere i club, an-
dando direttamente a evidenziare quali possono essere le so-
luzioni. Un passaggio dovuto è stato anche quello sul termine
di EndPolioNow e di come in realtà si debba ancora dare il
massimo, in quanto si è alla fine del tunnel, ma lasciare ora
significherebbe sprecare anni di lotta alla polio.
Altri numerosi stimoli ha saputo dare ai presenti, dal tentati-
vo di cambiare grazie ai Global Rewards alla nuova riorganiz-
zazione economica. Un discorso chiaro e diretto a chiudere
una due giorni di lavori intensi e capaci di dare importanti
chiavi di lettura della propria associazione a tutti i presenti.
SPECIALE
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ROTARY
novembre 2015
Il coinvolgimento del Presidente R.I. Ravindran nei gruppi di discussione.
Il PRID Holger Knaack introduce l'intervento della PDG Irena A. Brichta.
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