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anni: accanto a momenti di formazione e di vera amicizia

internazionale sarà possibile, infatti, confrontarsi con diffe-

renti esperienze rotariane, condividere idee, magari costruire

progetti futuri, rafforzare la passione per la propria associa-

zione da trasmettere poi al ritorno agli altri soci. Inoltre sarà

l’occasione per arricchire le proprie conoscenze geografiche,

esplorando con i tour organizzati, significative località del

Sud degli USA.

I lavori della mattinata sono proseguiti con l’intervento di

Giuseppe Alfonsi, past president della commissione Fon-

dazione Rotary, che ha trattato la tematica “Dalla Visione

Futura al nuovo modello di finanziamento”. Sottolineando

l’importanza della progettazione, Alfonsi ha ricordato come

la Fondazione negli ultimi anni abbia promosso quei progetti

che sono risultati anzitutto sostenibili, dunque comprensivi

non solo della convinzione e dell’impegno dei soci promotori,

ma anche di un’analisi realistica di quanto effettivamente si

volesse realizzare.

Infatti il Rotary, pur non essendo un lavoro, richiede ugual-

mente competenze e attenzioni come un’attività professiona-

le; pertanto, sono stati individuati alcuni principi indispensa-

bili al conseguimento di risultati efficaci: una progettualità

sostenibile, supportata dalla determinazione operativa del

club nel suo insieme (in opposizione all’erroneo

self made

);

una reale collaborazione fra i club internazionali, cui af-

fiancare una meticolosa accuratezza della documentazione,

utile anche a lasciare traccia per esperienze successive; la

dimestichezza informatica, necessaria sia a favorire i contatti

che a operare con migliore efficienza. Una successiva analisi

di bilancio delle sovvenzioni da parte della Fondazione negli

ultimi anni ha permesso di evidenziare che progressivamente

le azioni di service sono uscite dall’ambito prettamente locale

per farsi sempre più internazionali: infatti sono aumentate

le sovvenzioni e le collaborazioni distrettuali (si pensi, per

esempio, alla borsa di studio per la pace) come pure i Global

Grant, che hanno interessato tutti e quattro i continenti, coin-

volgendo ben nove nazioni.

Dalla teoria si è passati ai fatti con il successivo intervento

del past president Cristina Rodondi che, all’insegna del suo

motto “vivere il progetto”, ha presentato il progetto globale

relativo all’area di alfabetizzazione e istruzione di base, rea-

lizzato con i soci del suo RC Sud Est Montichiari in collabo-

razione con il RC Lonavia (India – D3031). Il lavoro paritario

dei club ha consentito di fornire all’istituto

Malawi Senior

Girls Hostels

, struttura protetta ospitante ragazzi e ragazze

orfani o in situazione di disagio, un pulmino e un’aula infor-

matica con corso di Cad e annesse biblioteca tecnica e aula

di lettura.

Da un progetto globale di club, la visione si è poi ampliata al

progetto internazionale della Polio Plus con la relazione del

PDG Gianni Jandolo, del RC Adda Lodigiano, che ha portato

la riflessione sulla Fondazione come un’opportunità per esse-

re sempre più rotariani, contribuendo alla salute nel mondo.

Dalla fine degli anni Settanta, quando venne avviata e so-

stenuta la campagna Polio Plus, sono stati vaccinati milioni

di bambini nel mondo e oggi si evidenziano solo pochi casi

Franco Iamoni.

Cristina Rodondi.

SPECIALE

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ROTARY

gennaio 2017