in Pakistan e in Afghanistan. Manca veramente poco al
sogno inizialmente perseguito dall’industriale e filantropo
triestino Sergio Mulitsch di Palmenberg, che propose il suo
programma al RC di Treviglio, sostenendone la conduzione, a
partire dalla distribuzione di una partita di vaccini al popolo
filippino.
Con l’espressione “Abbiamo una promessa da mantenere,
uno slancio da condivider” Jandolo ha passato il testimone
a Julio Sorijus che ha trattato la tematica “La filantropia del
Rotary”. Il PDG e past president del RC Barcelona Condal,
con passione e ferma convinzione, ha evidenziato in lingua
italiana come nell’attuale società, priva di valori morali, non
si possa restare sordi al grido dei bisognosi: i rotariani hanno
le potenzialità, la motivazione e la forza per affrontare le
sfide globali sia del presente sia del futuro. Donare, infatti,
è un’opportunità universale e con la Fondazione rotariana è
possibile creare un’azione armonica di servizio per portare il
cambiamento e per costruire il bene nel mondo.
Dopo una breve pausa i lavori seminariali sono ripresi con
Sofia Corradi, docente universitaria dalle varie esperienze
estere, ideatrice del progetto Erasmus. Impossibilitata a
partecipare personalmente, ha effettuato il proprio intervento
tramite video registrazione, coinvolgendo ugualmente la pla-
tea. Con la sua vivace narrazione, la relatrice ha permesso
di ricostruire le difficoltà affrontate prima di veder ricono-
sciuto e diffuso dopo diciotto anni Erasmus, il programma di
promozione alla pace e di contatti internazionali, che ancor
oggi consente a tantissimi giovani di effettuare importanti
esperienze di scambio e di studio all’estero. In questo modo
ha portato i presenti a comprendere come i valori perseguiti
dall’Erasmus siano gli stessi coltivati dal Rotary, a cui lei si è
mostrata fiera di appartenere.
Un ampliamento della prospettiva è stato poi offerto dalla
testimonianza di Silvia Fontana, borsista della pace. Il suo
intervento ha permesso innanzitutto di conoscere meglio
il programma della borsa di studio finanziata dal Rotary
attraverso il contributo dei soci dei club di tutto il mondo,
per la formazione di giovani leader perché si promuovano la
cooperazione, la risoluzione dei conflitti e la pace nazionale e
mondiale a partire dal proprio campo professionale.
La relatrice, vincitrice nel 2012 della Borsa per la pace della
Fondazione Rotary International, ha raccontato di aver lascia-
to la propria attività di consulente finanziario, per dedicarsi
pienamente al mondo della cooperazione, risultando l’unica
italiana fra i 135 ambasciatori di pace selezionati dall’
In-
stitute for Economics and Peace
per presentare i risultati
dell’indice globale di Pace 2016. Attraverso tali riferimenti
ha richiamato ai presenti come la pace sia misurabile tramite
il “global peace index”, che attualmente denuncia purtroppo
un aumento dei conflitti nel mondo.
Pertanto di fronte a tale situazione ha sottolineato l’importan-
za di promuovere la responsabilità collettiva e i progetti edu-
cativi e formativi di integrazione della pace con la resilienza,
per giungere a pensare all’altro: il Rotary, su questo fronte,
costituisce un notevole fattore di cambiamento umano. Silvia
si è congedata dal pubblico presentando l’immagine di un
gomitolo di fili colorati, quale metafora di un insieme che
proprio nell’unione trova la sua forza, superando la fragilità
del singolo.
In nome dell’essere fili costruttivi di un’azione umanitaria,
la mattinata celebrativa della Fondazione si è conclusa con
la consegna dei riconoscimenti ai club, che nel corso del
precedente anno rotariano si sono distinti per significativi
contributi alla Rotary Foundation.
L’attività seminariale è terminata con le parole di congedo
del Governatore Angelo Pari che ha richiamato a tutti l’impor-
tanza di operare uniti nell’azione di servizio anche tramite la
Rotary Foundation.
A
LESSANDRA
B
ERTELLI
Julio Sorijus.
45 speciale
SEMINARI ROTARY FOUNDATION
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