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Questa è una delle ragioni principali per cui le persone do-

vrebbero divenire rotariani – hai la possibilità di stringere

delle vere amicizie. La cerchia dei miei amici più stretti non

include solo persone che arrivano dalle fila del Rotary.

Ma, riflettendoci bene, molti di loro sono poi diventati rota-

riani e non credo che lo sarebbero divenuti se io non li avessi

invitati. Il pericolo è che il Rotary prenda tutta la tua vita. Si

rischia di dare fin troppe attenzioni al Rotary. Nostra figlia,

che ha una laurea in pubbliche relazioni e capisce queste

cose meglio di altri, una volta ci ha definiti “rotarama”: l'im-

pegno attraverso i service del Rotary ha praticamente invaso

le nostre vite. Tendiamo a mettere altre cose in secondo

piano; le mie doti golfistiche sono svanite in lontananza, ed

è un peccato. Di contro, essere nel Rotary è una passione e

un privilegio.

Quale momento le fece capire l’importanza del

suo coinvolgimento nel Rotary?

Divenni il terzo presidente del nostro Club all’età di 34 anni.

Andai al seminario per i presidenti eletti, che si teneva in un

grande auditorium. Entrai, mi sedetti, mi guardai intorno e

vidi un mio vecchio collega di uno studio per il quale avevo

lavorato in precedenza. John Hepworth era famoso tra i com-

mercialisti australiani ed era lì in qualità di presidente eletto

del Rotary Club Melbourne, il primo club dell’Australia, fon-

dato nel 1921. Molte delle personalità di spicco della società

australiana erano presenti in quella stanza. E lì c’ero anche

io: il presidente eletto del Rotary Club Sandringham con 35

soci, ed eravamo tutti alla pari.

Se un giovane le chiedesse perché dovrebbe en-

trare nel Rotary, cosa gli risponderebbe?

Ci sono quattro aspetti. Il primo, l’amicizia. Il Rotary offre

l’opportunità di incontrare persone in un contesto sociale

speciale, e permette di portare a compimento grandi cose.

Il secondo, l’evoluzione personale. Divenni presidente del

mio Club molto giovane, quando stavo avviando il mio studio.

Non mi piaceva parlare in pubblico, ma far parte di un Rotary

club significa essere spinti – a volte potremmo dire forzati –

in un ambiente amichevole per imparare a parlare, gestire

degli incontri, motivare le persone, e così via. I tuoi colleghi

rotariani non ti additeranno se sbagli. Quindi puoi esercitarti,

migliorerai e andrà sempre meglio. Non sono più cosi timido

ora, e questo è un grande traguardo.

Il terzo, la crescita professionale. Quando fui invitato nel

Rotary Club Sandringham, dissi a Juliet: “Bene, mi hanno

invitato per entrare nel gruppo. Cosa sai di loro?”. Lei ne

sapeva quanto me, ossia non molto, ma capì che avremmo

potuto fare nuove amicizie e magari alcuni di loro non sa-

rebbero stati dei commercialisti - avevamo troppi amici che

facevano il nostro stesso mestiere. Il Rotary fa bene alla

carriera. Perché dovremmo tirarci indietro, e dimenticarci

di questo aspetto?

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ROTARY

marzo 2017

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