27
TERZO SETTORE |
LA FONDAZIONE
C
on sovvenzioni per un totale di oltre 200 milioni di dollari nel 2009-
10, la Fondazione Rotary fornisce sostegno finanziario a una vasta
gamma di organizzazioni umanitarie ed educative, attraverso
programmi avviati da Club e distretti di tutto il mondo. La Fondazione ha gua-
dagnato un grado A+ dall’American Institute
of Philanthropy
(
)
, un
punteggio superiore a quattro stelle da Chari-
ty Navigator, e pieno riconoscimento del Bet-
ter Business Bureau.
Solo il 2,3 per cento dei finanziamenti della
Fondazione è destinato a spese amministra-
tive, e il 7,3 per cento alla raccolta fondi. La
Fondazione si concentra con oltre il 90 per cento della sua spesa sui programmi,
in misura di gran lunga superiore alla soglia del 75 per cento che i servizi indi-
pendenti di rating del terzo settore valutano di alta efficienza. Non è una sorpre-
sa per il Trustee della Fondazione Steve Brown, che garantisce che i format per
le domande di sovvenzione e il processo di revisione da parte dell’organizzazione
contengono le garanzie necessarie per assicurare che i fondi vengano utilizzati
sapientemente.
In genere, spiega Brown, i progetti internazionali finanziati dalla Fondazione
coinvolgono un Club o un Distretto sponsor, che collaborano con un Club o con
un Distretto situati laddove il progetto si realizza. Il finanziamento può essere
erogato attraverso lo sponsor o il Club o Distretto locali. Per attuare un progetto, i
Club devono precisare l’oggetto dell’intervento, le modalità operative ipotizzate,
e il coinvolgimento previsto direttamente per i Rotariani. Tutti i progetti richiedo-
no un bilancio dettagliato, e spesso ulteriore documentazione di supporto, prima
di ricevere l’approvazione della Fondazione. Una volta che un progetto approvato
è finanziato, dice Brown, una relazione dettagliata sull’avanzamento progettuale
deve essere presentata entro un anno. La segnalazione comprende la verifica di
quanto sia stato fatto (preferibilmente corredato da foto) e la necessità di pro-
durre copie di estratti conto bancari che mostrino il flusso dei fondi. I presidenti
dei Club coinvolti sono tenuti a firmare la relazione.
La Fondazione ha un comitato di gestione che ha facoltà di rivedere un progetto
e di imporre una soluzione alternativa o risolutiva nel caso in cui si presentino
problemi gestionali. Se il denaro è stato speso in modo improprio, un Club può
essere richiesto di restituire i fondi o addirittura essere chiuso dal Rotary Inter-
national. “Nessuno gradisce che ogni passaggio sia controllato da Evanston”,
dichiara Brown “probabilmente le insofferenze per le nostre verifiche e sulla no-
stra gestione rigorosa superano gli applausi che riceviamo per il rigore nel corso
della gestione dei progetti. Ma nel 99 per cento dei casi le cose vanno come ci
aspettiamo e questo è il nostro migliore risultato e deve essere inteso come la
migliore soddisfazione per ogni Rotariano”.
Q
enti di beneficienza sono diventati più
trasparenti e disponibili ad essere va-
lutati, da quando l’organizzazione ha
iniziato la sua attività di rating nel 2002.
Per legge, dice, tutte le organizzazioni
benefiche certificate degli Stati Uniti
sono tenute a fornire copia dei loro bi-
lanci sociali a chiunque ne faccia richie-
sta. “Quando abbiamo iniziato, abbiamo
chiesto la documentazione citata a 3000
tra le più grandi realtà del settore, e solo
un terzo ha risposto alla nostra solleci-
tazione”, afferma. “Ora che sono con-
sapevoli di come si muovano consape-
volmente i potenziali donatori, gli enti
di beneficenza sono consapevoli del
dovere di essere valutati.” La misura di
base di efficienza di un’organizzazione è
la quantità dei suoi contributi destinati
direttamente ai programmi, e la percen-
tuale delle spese amministrative rispet-
to alla disponibilità di fondi. L’American
Institute of Philanthropy dichiara che
un ente di beneficenza altamente effi-
ciente dovrebbe spendere il 75 per cen-
to sui programmi. I dati di Charity Navi-
gator indicano che, delle organizzazioni
valutate, 7 su 10 spendono almeno il 75
per cento del loro budget sui programmi
e 9 su 10 ne spendono il 65 per cento.
Per soddisfare al meglio gli standard di
responsabilità, Business Bureau attesta
le proprie qualificazioni sul 65 per cento
delle spese totali da destinarsi ai pro-
grammi e 35 per cento dei contributi da
destinarsi ai costi per agevolare la rac-
colta fondi.
Anche se i servizi di valutazione on-line
possono essere utile, Perlman mette in
guardia contro l’affidamento esclusivo
ai loro criteri per una decisione, os-
servando che questi possono talvolta
essere fuorvianti. “Organizzazioni con
capitali di grandi dimensioni o che rice-
vono grandi finanziamenti dal governo
possono non essere particolarmente
efficienti, e figurare egregiamente sulla
carta” dice. “Le organizzazioni più pic-
cole e più recenti che possono essere
costrette a destinare una quota maggio-
LA ROTARY
FOUNDATION
AL LAVORO
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...69