IL Presidente INTERNAZIONALE 5
lettera di
settembre
PROSPETTIVA
SUL MONDO
ROTARIANO
Rotary
Soci: 1.210.745* - Club: 33.901*
Rotaract
Soci: 194.120 - Club: 8.840
Interact
Soci: 299.207 - Club: 13.009
Rotary Community Corps
Soci: 161.1386 - Groc: 7.006
*
dati al 31 gennaio 2011
dati al 31 dicembre 2010
Cari fratelli e sorelle nel Rotary,
per l’anno 2011-12 abbiamo scelto il colore verde. Per quale ra-
gione abbiamo scelto il verde? Perché è il colore della primavera,
della nuova vita, delle foglie di colore brillante che stanno nascen-
do sui rami. E non vi sono dubbi che sia arrivato il momento di
rinverdire” il Rotary - sollevandone il grigio e sostituendolo con
tutte le tonalità del verde.
Al Rotary, solo l’11 percento dei soci è sotto i quarant’anni, mentre
il 68 percento dei soci ha oltre cinquant’anni, ed il 39 percento ol-
tre i sessant’anni. Non è difficile immaginare dove ci porteranno tra
10, 20
o 30 anni queste cifre, se non cominciamo a fare qualcosa
adesso. Non basta trovare nuovi soci. Dobbiamo portare dei nuovi
soci più giovani, che porteranno una boccata di ossigeno e nuova
energia alla nostra organizzazione.
Come possiamo essere più attraenti per i soci più giovani, che sono
tanto diversi dai giovani professionisti di una o due generazioni fa?
Ecco, dobbiamo raggiungerli dove si riuniscono, e la maggior parte
dei giovani naviga su Internet, su Facebook, su Twitter e usa l’e-
mail, e lo smartphone. In poche parole, se un Club non è presente
su Internet per questi giovani non esiste affatto. Il sito web del Club
è il suo biglietto da visita, e deve essere attraente.
Più di ogni altra cosa, credo che dobbiamo ritornare a pensare
alla famiglia del Rotary. Dobbiamo guardare tutto il Rotary come
una famiglia: Rotariani, le loro famiglie, Rotaractiani, Interactiani,
studenti di Scambio giovani ed alumni, alumni della Fondazione, e
così via. E dobbiamo considerare la conservazione come un’idea
valida non solo per i Rotariani, ma per l’intera famiglia del Rotary.
Troppe volte, guardiamo all’esterno per trovare nuovi soci, e non
vediamo le nostre nuove generazioni, che aspettano di essere
chiamate a servire. Guardiamo loro per trovare nuovi soci capaci
ed entusiasti, che in futuro potranno diventare presidenti di club,
governatori distrettuali e leader del RI.
Noi dobbiamo assicurare alla famiglia del Rotary - passata, pre-
sente e futura - che la nostra generazione di Rotariani non sarà
l’ultima. Davvero, in un certo senso, siamo tenuti a conoscere noi
stessi per abbracciare la nostra famiglia del Rotary, e solo così
potremo abbracciare l’intera umanità.
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