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STRATEGIE PER IL ROTARY
ne con cambiamenti epocali, capace di
trasformarsi e rinnovarsi nell’arco di un
mese, anzi di sette giorni, come ci è stato
detto ed è stato scritto a proposito delle
bolle finanziarie” che hanno occupato,
e continuano ad occupare, l’Italia, l’Eu-
ropa, gli Stati Uniti. Un “cambiamento”
accompagnato e aggravato da scenari
di guerra, oscuri ed inquietanti con so-
luzioni imprevedibili e destabilizzanti;
una costante:
il Rotary
,
perché è di Ro-
tary che ci stiamo occupando, che, forte
dei suoi principi fondanti quali l’amici-
zia, l’integrità, la leadership, si propone
come una realtà capace di migliorare la
qualità della vita nella comunità e favo-
rire la convivenza pacifica dei popoli at-
traverso il servizio nella diversità.
Il Rotary senza tradire la propria laicità,
non è avulso dagli avvenimenti che ogni
giorno ci sorpassano, anzi ci travolgono,
ma è testimonianza attiva del proprio
tempo, protagonista di un continuo con-
fronto e di una continua sfida.
Rileggere
,
anziché
riscrivere
:
rivedere e
consolidare metodi operativi alla luce di
nuove e diverse potenzialità che debbo-
no rinnovarsi. Questo fermento innova-
tivo è sicuramente favorito dai messaggi
Presidenziali, tutt’altro che casuali, anzi
lungamente meditati, perché una volta
lanciati, identificano un programma, si
traducono in un obiettivo, diventano
progetto, pretendono una strategia. E’
dai messaggi Presidenziali che nascono
le linee d’azione, le spinte che muovono
i Club verso traguardi comuni e condi-
visi.
Quanto è complesso restare fedeli alla
propria identità, a fronte della spinta
all’innovazione?
Forse non è complesso, sicuramente
non è facile. La trasformazione cui fa-
ceva riferimento Paul Harris non signi-
ficava, né significa, rinunciare ai principi
morali, etici, non significa scendere a
compromessi, ma integrare il servizio
anche a prezzo di un impegno sempre
più responsabile. L’art. 15 dello Statuto
del Rotary International prevede da par-
te del socio l’accettazione dei principi
del Rotary, l’impegno ad osservarli e ad
esserne vincolati.
Quindi: impegno, disponibilità, parteci-
pazione, rispetto delle regole.
La società nella quale operiamo, pur-
troppo, offre una quotidiana testimo-
nianza di segno ben diverso perché in-
fluenzata da scelte di comodo, accettate
a seconda della situazione, delle oppor-
tunità, dell’interesse, del vento politico
che spira. Solo il successo è positivo
perché così vuole la società dei consumi
dove ogni mossa, purchè vincente, viene
considerata lecita. Quella integrità, alla
quale tanto si fa riferimento, assai so-
vente si compromette, perché si piega al
risultato, alla performance. Il Rotary si
muove su piani e direttrici del tutto op-
posti e contrari. Pretende una assunzio-
ne di responsabilità, quanto mai difficile,
soprattutto nel momento in cui deve
comunicare, ma soprattutto deve saper
convincere le nuove generazioni, quel-
le New Generation alle quali il Rotary
guarda con straordinaria attenzione per-
ché rappresentano il futuro della nostra
Associazione. I giovani vogliono esem-
pi, pretendono testimonianze. I giovani
sono particolarmente esigenti, ma altret-
tanto concreti. Vogliono e pretendono
fatti, chiedono ai Club precise risposte
che non possono esaurirsi nelle tradizio-
nali conviviali. Sotto questo profilo van-
no ostacolati, respinti e sanzionati quei
tentativi, fortunatamente isolati, tuttavia
presenti, pericolosi e fuorvianti di un
Rotary fai da te”, giustificato quale co-
modo alibi di una “società che cambia”.
Da cosa ha tratto origine la struttura-
zione del Piano Strategico?
Il Rotary dal momento in cui si è pro-
posto, si è sviluppato con un notevole
IL ROTARY CHE SI CONFRONTA: IDENTITÀ, VALORI, INNOVAZIONE
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