13
STRATEGIE PER IL ROTARY
PLAN
STRATEGIC
FUTURE VISION
stimolati ad assumere una responsabilità diretta nella supervisione e nel coordinamento delle funzioni di sostegno ai Distretti e
ai Club delle Zone di riferimento, attraverso i Regional Rotary Foundation Coordinator, già attivi e i Rotary Coordinator, di nuova
istituzione. Queste due importanti funzioni della struttura operativa di livello internazionale sono state chiamate a coordinarsi
fra loro e a confrontarsi con il Director della zona di rispettiva appartenenza con l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente la
loro azione. La verifica sul campo e gli ottimi risultati raggiunti hanno dimostrato la validità della decisione innovativa assunta;
proprio per questo, dal 1° luglio scorso è stata aggiunta una terza componente organizzativa, il Regional Rotary Image Coordi-
nator. La funzione di quest’ultimo è chiara: contribuire all’affermazione dell’identità e della riconoscibilità del Rotary, inteso
sia nella sua dimensione di componente sociale aggregata, che in quella di brand, di marchio di qualità, di riferimento sicuro
e affidabile del terzo settore, di partner qualificato per le iniziative di responsabilità sociale. Le tre figure sono già pienamente
all’opera, ciascuna nel proprio ambito, con distinta specificità e rispetto garantito per le rispettive competenze. Ma il loro lavoro
è strettamente connesso e interdipendente. Lo afferma chiaramente una precisa dichiarazione assunta all’unanimità dal Board
of Directors e dal Board of Trustees, riportata in un documento a firma congiunta di Kalyan Banerjee, Presidente del Rotary
International, e di William B. Boyd, Chairman della Rotary Foundation, indirizzato a tutta la leadership rotariana. Nella strategia
del Rotary International e della Rotary Foundation, sono i Board Director e i tre Coordinator le figure chiave a sostegno delle tre
priorità del Piano Strategico del RI, documento cui si allinea per le definizioni operative il Future Vision Plan della Fondazione.
Non può sfuggire come questa innovazione strutturale ed organizzativa a livello di Zona possa rappresentare un nucleo impor-
tante intorno al quale si dovrà costruire il modello di una nuova “governance” del Rotary, che muove dalla centralità dei Club,
facilita e rende più efficace la comunicazione a due vie tra il Board e la base associativa e si traduce in un passo deciso verso una
maggiore incisività di azione sul territorio e una più nitida prospettiva di Servizio Internazionale.
Ampio risalto, quindi, grazie al loro coordinamento e alla reattività dei Club sul territorio, alla rilevanza del Rotary come organiz-
zazione leader nel servizio; all’ originalità di una progettualità che riesce a farsi apprezzare e che trovi la sua vera realizzazione
nella sostenibilità; all’impegno di trovare stimoli sempre nuovi e originali per attrarre al modello rotariano nuovi membri e le
giovani generazioni in particolare. Il lavoro congiunto di queste risorse eccellenti sarà cruciale, tanto per il successo delle espe-
rienze di servizio di ciascun Rotariano, quanto per il futuro del Rotary nel suo complesso.
Q
I
L
LAVORO
CONGIUNTO
DELLE
RISORSE
ECCELLENTI
DISPONIBILI
NEL
R
OTARY
SARÀ
CRUCIALE
,
TANTO
PER
IL
SUCCESSO
DELLE
ESPERIENZE
DI
SERVIZIO
DI
CIASCUN
R
OTARIANO
,
QUANTO
PER
IL
FUTURO
DELL
A
SSOCIAZIONE
NEL
SUO
COMPLESSO
.
1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...68