ROTARY |
dicembre 2012
60
$ possono avere la foto espo-
sta nella galleria Arch C. Klum-
ph al 17° piano della sede del
R.I. a Evanston, Illinois, USA.
L’attuale valore del fondo per-
manente è di 705,1 milioni di $.
Per i versamenti si può contat-
tare
e per diventare grandi donatori
si può scrivere al PDG Gianni
Jandolo:
: “
Il
nostro dono farà del bene per
sempre e sarà garantito dalla
Fondazione Rotary”.
Ha con-
cluso che la maggiore felicità è
quella di
dare di più di quello
che si riceve
. Il testimone nel
passaggio da ciò che la R.F. ha
fatto o sta facendo, verso ciò
che farà, è stato raccolto dal
PDG Alberto Cecchini, Future
Vision Trainer Leader, PDG. A.
Cecchini che ha parlato della
Visione Futura della R.F.
ri-
portando gli elementi di cam-
biamento che la Fondazione
ha avuto negli ultimi anni e su
come prepararsi ad affrontare
il domani anche se con il
pro-
cesso di qualificazione siamo
già nel futuro.
La Fondazione nasce nel 1917,
nel 1947 sono state assegnate
le prime borse di borse di stu-
dio per gli ambasciatori, nel
1965 è stato realizzato il primo
Matching Grant, e nel 2004 si
è potuto affermare che la fon-
dazione è vittima del proprio
successo con tanti progetti di
piccole e medie dimensioni.
Noi abbiamo constatato, ha
detto Cecchini,
che solo il 20
%
di quanto si fa continua ad es-
sere ancora utile nel corso de-
gli anni per i destinatari degli
interventi, per cui si è reso ne-
cessario ripensare dall’interno
e dall’esterno alle azioni della
Fondazione. Da un lato si deve
sconfiggere il senso di frustra-
zione dei soci, ai quali sembra
di non poter uscire da un
la-
birinto burocratico
inestrica-
bile e dall’altro ci vuole una
maggiore
responsabilità
con il
trasferimento delle scelte degli
interventi, che devono essere
in linea con le sei aree di inter-
vento, dal centrale al distret-
to. I nuovi modelli per il 2013
sono stati già sperimentati in
Italia in distretti pilota quali il
2070 e il 2080 .
Gli obiettivi della
visione futu-
ra
sono la
razionalizzazione,
l’impatto sostenibile, la cre-
scita dell’immagine del Rota-
ry, l’autorizzazione, la fina-
lizzazione delle azioni sulle
6 aree prioritarie,
già indicate
nell’apertura del seminario.
Gli aiuti possibili sono di tre
tipi
distrettuale, globale e pre-
definito.
La sovvenzione distrettua-
le
riguarda i progetti di breve
-medio termine,
locali o inter-
nazionali, gli scambi cultura-
li che sostituiscono i vecchi
GSE, le missioni.
La sovvenzione globale,
con
finanziamenti dai 30.000 $ in
su, si riferisce a progetti in-
ternazionali, sostenibili, che
prevedono l’aggregazione di
più clubs e la partnership con
distretti stranieri, quindi l’in-
terazione fra distretto locale e
uno internazionale.
Le sovvenzioni predefinite
,
non necessitano di contribu-
ti economici, avvalendosi di
partner strategici quali la Aga
Khan University i cui inter-
venti riguardano soprattutto
i paramedici, l’OIKO Credit,
l’UNESCO con l’istituto per l’e-
ducazione sull’uso delle acque,
Mercy Ships per interventi in
ambito sanitario.
Ed ancora di nuovo vi è che le
borse di studio
diventano dei
progetti finalizzati a dare un
beneficio alla comunità, e si fi-
nanzieranno i
VTT (Vocational
Training Teams)
, che sostitu-
iscono i gruppi di studio, squa-
dre di professionisti non solo
rotariani con un progetto che
magari fa parte di un progetto
più ampio e che richiede dei
periodi di formazione.
L’obiettivo finale
è quello di
avere una persistenza dei be-
nefici nel tempo per le azioni
messe in campo di almeno
l’80%, per migliorare il brand
del Rotary, con efficacia, so-
stenibilità, flessibilità e focaliz-
zazione per il benessere delle
comunità e del mondo intero.
Vi invito
, ha concluso Cecchi-
ni, a guardare a cosa sta succe-
dendo nel Rotary, richiamando
la frase di Paul Harris del 1935,
questo
è un mondo che cam-
bia noi dobbiamo essere pre-
parati a cambiare con esso.
L’ultima relazione è infine sta-
ta tenuta dal PDG Riccardo
Giorgino. Nel suo intervento
ha illustrato che le azioni da
mettere in campo devono ri-
spondere a tre requisiti fonda-
mentali quali l’esigenza di
sem-
plificare gli adempimenti, di
finalizzare le nostre azioni
dando maggiore forza propul-
siva, di darsi regole semplici
ma ferme ed obbligatorie.
A tal fine il Club deve essere
qualificato, ricordando ulte-
riormente che la qualificazione
dura un anno e che la gestione
amministrativa va regolamen-
tate in
un patto che si sotto-
scrive fra distretto e club,
con
requisiti precisi che responsa-
bilizzino maggiormente i Club,
il cui Presidente avrà compiti
fondamentali. Dovrà autoriz-
zare le domande, seguire le
richieste, certificare e organiz-
zare eventi formativi .
A loro volta ogni Presidente
sarà istruito nel SIPE che, se
condiviso dal DGE, potrà es-
sere anticipato. Sarebbe poi
opportuno organizzare anche
delle sottocommissioni per le
sovvenzioni, per la raccolta
fondi, per la Polio Plus, per
la buona amministrazione. Il
PDG ha illustrato poi la com-
posizione e i finanziamenti del
Fondo distrettuale, a cui si può
accedere con domande, una
sola per club, il cui schema
è
già sul sito del distretto
. La
prima scadenza è nell’Aprile
del 2013. Il modello di doman-
da per le sovvenzioni globali
e predefinite sarà sul sito fra
3-4 mesi. Per meglio guidare i
Club del Distretto, si sta lavo-
rando sulla redazione di un re-
golamento, affinchè le nostre
azioni riguardino il futuro,
un
futuro che dobbiamo costrui-
re noi.
Alberto Cecchini
1...,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61 63,64,65,66,67,68